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domenica 4 agosto 2013

CARATTERI INCONCILIABILI.

Forse m'ero illuso.M'ero illuso d'aver trovato una compagna di viaggio che si confacesse ai miei schemi.Solo una mia supposizione,un accenno al rientro nella mia "normalità".Il punto d'incontro una stazioncina periferica dove partivano sbuffanti treni a vapore per le linee secondarie,ma dove,per motivi tecnici,faceva anche una rapida sosta,il treno ad alta velocità.Io con il mio biglietto di seconda classe per un giro in provincia.lei con un biglietto a chilometri illimitati,sulla Freccia Rossa.Io voglioso solo di vedere panorami noti.Lei desiderosa di sempre nuovi orizzonti,sempre più lontani.l'avevo osservata,valutata,soppesata.Forse......... ma erano solo ipotesi mie.Io radicato nelle mie abitudini,ai miei silenzi,ai miei rimuginamenti.Lei,sempre desiderosa di novità di nuove amicizie,di nuove sperimentazioni.Capisco adesso,che la sua matematica non coincideva colla mia.La mia di base.Pitagorica.La sua fatta di logaritmi,algoritmi,equazioni esponenziali.Non sarei riuscito a risolvere le equazioni che lei proponeva,non ne avevo volontà ad applicarmi ad una matematica superiore.Mi bastava conoscere la matematica di base,le quattro operazioni di base e basta.Lei no.Aspettavamo ambedue,forse,un treno.Io quello lento che girava in tondo,lei quello ultraveloce che faceva scalo solo nelle grandi città,che andava lontano oltre i confini.anche quelli della mia limitata immaginazione.Arrivarono i treni.Il mio grigio,lento sbuffante.Il suo argenteo,ultramoderno e veloce.Forse nel suo sguardo di muta domando m'era parso di vedere un invito.Ma non potevo accettare,troppo inconciliabile la nostra concezione di vivere la vita.La sua veloce,quasi frenetica,inarrestabile.La mia pacata,lenta,aliena alle novità,ai cambiamenti.Il mio treno partì al pari del suo,su binari diversi però.Il mio per tornare a casa,dopo un giretto alla periferia della vita,il suo già distante verso stazioni sconosciute.

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