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venerdì 26 luglio 2013

C'E' NASCITA E NASCITA.

Quando son nato io,come sarà accaduto per la stragrande maggioranza del genere umano,non c'erano araldi ad annunciare al mondo l'evento.Non c'era il coro degli angeli ad intonare Osanna.Non c'era nè stella cometa ne Magi carichi di doni.Non nascevo in casa  di Re con i valletti alla porta.Non c'era la Stampa a descrivere l'evento.Nasceva un bambino,come sempre si verificava,senza l'assicurazione di un titolo nobiliare,di un appannaggio sontuoso.Nessuno ,all'infuori dei parenti stretti,aveva circondato la casa per gioire dell'evento.Un bambino tra altri 1ooo bambini nati forse quel giorno,in un povero paese di campagna,in cui non era arrivata ancora la luce elettrica e l'acqua corrente.Non ci sarebbero stati doni sontuosi,ne incenso,oro e mirra.Solo la soddisfazione che tutto era andato bene,per me e la puerpera.Il quasi Re, INVECE,seguito e controllato sin dal primo attimo del concepimento,come sarà seguito e controllato per ogni altro istante della sua vita.Qualsiasi cosa farà,gli accadrà sarà valutata "diversa"da qualsiasi cosa potrà capitare ad un altro suo simile mortale.Perchè è figlio di quasi Re,quindi probabile RE lui stesso.Ma chi si è inventato il titolo di RE?Che vuol dire RE ?Cos'è questa patente di semi divinità per cui uno viene al mondo ed è destinato per Legge a comandare?Son stati furbi gli atavici avi del potere ad inventarsi questo titolo.Un lessico che induce tutti a prostrarsi davanti ad un nato da donna! Son dissacratorio perchè forse invidioso?No son solo pragmatico.Forse uno dei veri democratici,che concepisce come sola e vera democrazia,la uguaglianza di tutti i nati di questo mondo.Non esiste il "DIRITTO DIVINO" al comando.Non esiste il "SACRO OLIO" della consacrazione al potere.Esiste solo l'ignoranza del popolo e la furbizia di chi è riuscito da generazioni ad accaparrarsi il potere."per il bene del popolo",si intende.

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