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mercoledì 21 agosto 2013

IL COKER A CODA LUNGA.

A volte mi piace coglionar persone.Mi si avvicina un signore col cagnolino a guinzaglio,di razza ed osserva la mia cagna,che circola nei paraggi."ma di che razza è il suo cane ?"Mi chiede incuriosito osservando Laika.Coker,coker a coda lunga.rispondo io serio."Coker?A coda lunga.Mai sentito,conosco i coker da una vita ,ma li ho sempre visti senza coda!".Eh si,ma questo è speciale.Non finisce a 5 centimetri dal culo,prosegue per altri quaranta. Tutto completo il mio coker."Ma da quando l'han ottenuto,da che incroci?"Niente incroci,l'han ottenuto da quando lo lascian come madre natura l'ha fatto.Niente forbici,zac!Il signore mi guarda perplesso.Non è convinto,non ha mai visto un coker con coda.Un'anomalia forse secondo il suo pensare.Non lo sfiora forse neanche l'dea che sian anomali i coker con la coda mozzata.Lui li ha sempre visti finire così i coker,a due dita dal culo.Mi guarda,perplesso e se ne va.Io sorrido.Vai vai,grande intenditore di cani.Chissà quante sono le altre cose che non sai,che non hai mai visto.Il mio coker è special,capite,
ha la coda!Ma che razza di coker è un coker con la coda! 

LA DIASPORA DEI CERVELLI.

Il figlio di una mia cara amica è andato in Inghilterra,per un ulteriore corso di laurea.un sacrificio notevole,economico e psicologico.Le Aziende son diventate esigenti,esacerbanti.Voglion gente preparata secondo i loro criteri,criteri stabiliti sulla carta,da qualche mente contorta,malefica..Impongono stage a retribuzione zero,per scremare quello che ritengono il meglio.Mettono in competizione i cervelli,organizzano un combattimeto gladatorio.Chi vince sarà assunto.Un'arena post romana.Non importa che chi soccombe,magari è più meritorio di chi fortunatamente sa infliggere la stoccata finale al suo avversario.Importa,conta solo, chi vince.Ma perchè siamo arrivati a questo punto?Perchè non basta più ormai neanche la laurea,per un posto di lavoro che magari vent'anni fa poteva ricoprire un semplice diplomato?Perchè indurre una lotta accanita,per un posto di lavoro,che magari è una schifezza?Non tutti son dotati di bacchetta magica,magari son permeati da un'etica che diminuisce la facoltà di sopraffazione nei confronti d'altri.No,per questi non c'è posto.Devono affidarsi alla competizione sempre più spinta,disumana,per poter ottenere l'agognato posto. Alle valtazioni di un test!E ci vanno in tanti,in molti in Inghilterra a "perfezionare"magari le già loro ottime cognizioni di materia.Il sistema vuole così.Allora tutti in Inghilterra,nelle costose facoltà post laurea.E gli inglesi dove andranno a perfezionarsi,sulla Luna?Intanto gli anni passano ed i cervelli invecchiano.A trent'anni molti non han mai varcato i cancelli di una Azienda.E poi voglion professionisti!Professionisti su carta?Fateli lavorare no,date loro la possibilità di tirocinare la qualifica per la quale si presentano.Non guardate solo i loro curricola.Sperimentate datori di lavoro le qualità specifiche dell'elemento,sul campo!.Le grandi aziende sono nate da quello che sembrava un cervello piccolo!Fate lavorare i giovani,non pretendete solo che abbiano un'enciclopedia di diplomi,di attestati appresi su banchi,non lasciate che i loro cervelli siano solo dei fagocitatori di nozioni apprese dai testi,dalle dispense universitarie.Metteteli alla prova.Coppi,il grande Fausto,si era fatto le gambe su una bicicletta da fornaio.Quando gliene dettero una da corsa,vinse tutto!

MORIRE DI SUPER LAVORO.L'AMERICANO MORTO A LONDRA-

Bisogna farcela a tutti i costi.Bi sogna tenersi quella merdaccia di lavoro,per poter "sopravvivere".Bisogna mostrarsi competente,non sbagliare mai.Bisogna essere uno stakanovista.Non bisogna ammalarsi mai,altri bussano alla porta per prendere il tuo posto.Devi lottare,sorridere se hai il mal di denti.Portarti il lavoro a casa,pensare solo al lavoro.Nello stesso tempo devi essere inappuntabile,ben vestito,rasato se sei un uomo,fresca e profumata se sei una donna.Non devi cedere mai alla stanchezza,sempre presente,sempre all'erta,niente permessi,niente ritardi.il tuo posto è sempre in bilico.Insomma devi essere una macchina,una macchina che non abbisogni di manutenzione nè di pause per raffreddare i suoi circuiti.Ma sei un giovane,una giovane che abbisogna di ritmi .Abbisogna di giusti svaghi,di giusti riposi.No,non ti è concesso,vuoi mantenere il tuo posto?Sii macchina,ma macchina attiva solerte.Vuoi campare?Automa devi essere.Il mondo del lavoro,non ti vuol concedere pace,devi combattere,combattere,lavorare armato di armi d'offesa,di contrattacco.Devi avere sempre le munizioni a portata di mano.Non puoi concederti un armistizio,sarebbe la fine.Così la maggior parte dei lavoratori oggi.In special modo i giovani.Un formicaio dalle ferree regole è il tuo mondo di lavoro.L'operaio,l'operaia,la formica che non rende secondo i criteri stabiliti dalla Regina,viene eliminata e sostituita.Una lunga fila è in attesa di prendere il tuo posto.E devi resistere.Alla fine schianti.non sei una macchina,ma un essere umano.La resilienza ti ha consumato,come distrugge le macchine.I tuoi circuiti ,le tue sinapsi son andate in tilt.Sei finito,MORTO!Via il cadavere,avanti un altro.

martedì 20 agosto 2013

I BACI E GLI ABBRACCI DEL PAPA.

Il mio non è un post denigratorio nei confronti del Pontefice di Roma.Il mio è una presa d'atto dell'influenzabilità della gente,rispetto atti che dovrebbero entrare nella normalità.Ma sentite,vi sembra una cosa normale,che un vecchio signore venga circondato da migliaia di persone,che tutti vogliano toccarlo e che lui baci e abbracci quanta gente più possibile ?Ma che mi rappresenta? "Il Papa vuole esternare il suo amore per tutti,miscredente!".Ma fatemi il piacere.E' un atto di puro marketing,ecco cos'è.Non lo metto in dubbio che possa essere un buon uomo.Ma neanche un nonno,per quanto possa amare i suoi nipoti,i suoi figli è così espansivo.Non lo vede il Papa che suscita un'isteria religiosa?"Ho toccato il papa.il Papa mi ha abbracciato."Si ti ha toccato il Papa,ti ha baciato il Papa,e con ciò?Hai forse visto Dio in lui ?Credi che lui sia a contatto del Dio in cui tu credi,forse più di te?Ti sei creato un'icona,un talismano.Semplice e basta.Credi che il Papa si ricordi di te?Credi di aver risolto per avergli sfiorato la veste.I bagni di folla,le ovazioni,non son altro che pratiche religiose pagane,in cui l'icona assume, la controfigura del tuo Dio.Io ci vedo un uomo nel papa,un uomo che ha scalato tutte le gerarchie religiose e ne è divenuto capo.Questo ci vedo e nulla più.Un uomo tra gli uomini di questo mondo.Non vedo il Taumaturgo,non vedo il Vicario del Dio che professa.Non fa miracoli il Papa.Può solo predicare bene il Papa,ma può anche sbagliare,come tutti.Non è la bontà infinita.E' solo il capo di una religione.E per questo che mi sconcerta questa sua volontà di porsi alle folle come il FRANCESCO.Forse ci sarà un poco di vana gloria nel sentirsi paragonato a chi fu dichiarato Santo.Ma non esistono i Santi,son creazioni umane!Solo esiste il piacere di sentirsi ammirato,rispettato ,ma per cosa?Per quel che non si è.Rimanga nei panni del Papa capo di una religione,il capo del Cattolicesimo.Non dispensi baci e carezze.Si son dotati di qualche cosa di più ieratico i religiosi,il segno della croce,la benedizione,che li pone una spanna al di sopra di tutti.Si accontentino di  benedire  le genti.Non cerchino baci ed abbracci.Son gesti intimi questi,e non si può dispensarli a chichessia.Non adorate il Talismano,gente.Siate buoni di proprio,non c'è bisogno di  intermediari per esternare i vostri entusiasmi religiosi.Non fate i tifosi.Il tifo rovina lo sport ed anche la religione,se proprio ci credete.Il Credo è una cosa intima,sentita dentro,non è la gazzarra di una corsa all'abbraccio al Papa!

domenica 18 agosto 2013

FAME?HO I MIEI DUBBI.

L'extracomunitario mi si avvicina e mi mostra un biglietto sgualcito."Ho fame",dice il biglietto."Vengo dall'Africa e son senza lavoro,senza casa,senza soldi.Dammi qualche cosa".Hai fame?Vieni ti offro un panino.La bottega è là."No,no,niente panino,io volere monete!"Ma come hai fame,tanta fame e non vuoi un panino?Vuoi monete?Allora non hai fame!Io non ti do monete!Mi guarda storto e se ne va.Ma che caspita han fame e rinuncian ad un panino imbottito?Ma che fame è!E' che non hanno fame,han già mangiato.Ci ha pensato o ci pensa la Caritas,i Preti,i Frati.Mica, possiamo mantenere anche i loro sfizi.Poco caritatevole,direte,in fondo che differenza fa?E la fa la differenza.Quando c'era miseria,quella vera,mica la gente ti fermava per strada chiedendoti di foraggiare i loro vizi.Se non avevano i soldi per fumare,raccoglievan cicche.Figuriamoci il bere.E' che oggi ci troviamo davanti ad una umanità che ha perduto il senso del pudore.Mica possiamo raccoglierli ed accudirli tutti!Non facciamo i finti pietosi,i finti moralisti. La fame è un'altra cosa.La dignità personale è un'altra cosa.Non posso soffrire nel vedere questo degrado morale per le sigarette,il vino.Non posso sopportare il "mendicante"con il telefonino.Ma  in che mondo siamo?Oggi giran con il telefonino e ti chiedon monete.E neanche poche,minimo un Euro.2000 delle vecchie lire.Ma stiamo scherzando?Non voglion centesimi,voglion Euro.Ma siamo via di testa?

sabato 17 agosto 2013

TU SEI NEGATIVO!

Eh io son negativo in tutto.Questa è l'accusa implicita che mi fanno gli amici.Tu vedi il male,la rogna,l'accadimento negativo dappertutto.non puoi vivere felice così!Il fatto è che quasi sempre ci azzecco nelle mie così dette fosche previsioni.Forse sarò alla lontana parente di Cassandra,ma io non vedo mai tutto in rosa.Scorgo a volte un colore scuro all'orrizzonte.Cerco di guardare a fondo nelle cose.E' vero son piuttosto pessimista in tutto e perciò ci vado cauto.Non pretendo che gli altri seguano i miei punti di vista,le mie remore,le mie titubanze,ma l'esperienza mi ha insegnato ad andare con i piedi di piombo.Per questo non sono un eroe,anzi piuttosto un pavido.Prima di lanciarmi in qualsiasi quella si possa definire avventura,valuto attentamente i pro e i contro di una azione.Non mi sono mai arrischiato a fare il passo più lungo della gamba.Ma non me ne rammarico,è nella mia indole prevedere il temporale anche quando è sereno."E che balle fai venire!."Lo so,son pesante,sembro a volte menagramo.Ma com'è che tanti si son rivolti a me e si rivolgono tutt'ora per un consiglio?Forse perchè son esplicito nell'esporre pro e contro di un qualsiasi modo d'agire.Certo non insisto per chi non mi vuol ascoltare.Io espongo solo i miei punti di vista.Poi,uno,agisce come vuole.Ma ricordatevi,"del senno di poi son piene le fosse",disse qualcuno e non sbagliava! 

giovedì 15 agosto 2013

TURISTI SUL MAR ROSSO.

Chi va sul Mar Rosso va in cerca di guai.E ci vanno felici e contenti,tanto i Tour Operator dicon che lì non c'è pericolo!Vogliono far cassa e vi spediscono in mezzo ai casini!Non c'è pericolo,ma vi richiudono nei resort,con la proibizione di uscirne!Ma tanto che c'è!C'è cibo in abbondanza,acqua e bevande pure,e poi c'è il Mar Rosso!Intanto fuori,per le vie e le piazze egiziane,si ammazzano!Ma siete incoscenti?Guardate che se a qualcuno viene in mente,che mentre loro si stan ammazzando per motivi politici,rivoluzionari o che,c'è chi sta spaparanzato al sole sorbendo bibite gelate,forse gli può girar i coglioni!Oh,ma interverranno i nostri!Oh si il settimo Cavalleggeri a spazzar via i beduini!Idioti,scriteriati,ma non lo avete a casa vostra il mare'Si certo,ma non è Rosso!Allora vi auguro che impiombino qualcuno di voi,che vive questa tragedia come una eccitante avventura,seduti in prima fila sotto l'ombrellone.Ma ce lo avete un cervello,voi che a casa ogni piccolo inconveniente pare una montagna?Voi così coraggiosi a guardar dal loggione gente che si ammazza.Magari i parenti,gli amici stessi di quelli che vi stan servendo?Scriteriati.Pensate d'esser intoccabili perchè avete pagato 1000 euro tutto compreso?Ragionate gente,non piangete dopo!

mercoledì 14 agosto 2013

IL MERCEDES.

E' un vecchio artigiano della zona,arrivato alla fine degli anni 50 e mai più ripartito.Sempre presente nel suo piccolo locale di lavoro.Mai visto mancare una volta.Mai visto assieme ad amici.Ora è vecchio,dovrebbe essere in pensione da almeno vent'anni.Ma lui no,duro,ad aprir bottega alla mattina e a chiuderla alla sera.Piccoli lavoretti,riparazioni da corsa,ora mai.Ma lui no,non cede,non chiude.penso abbia due sole passioni oramai.La bottega e l'automobile.Quando era giovane,una vecchia Lancia ,presa usata,,perennemente in riparazione,che seguiva con cura quasi maniacale.Ora che è anziano,una fiammante Mercedes,di quelle che costano.Arriva ed arrivava presto il mattino.Trovarle perennemente un parcheggio adeguato che gliela conservasse fino a sera.Non so che se ne faccia della macchina,Tanto non l'adopera mai per fare viaggi.Ci potrebbe venire in motorino al lavoro.E difatti l'ha sempre avuto per i suoi spostamenti di va e vieni,per chi sa dove,il motorino.Ma al lavoro in macchina.Anche se abita poco distante.Si danna l'anima,viene alla mattina presto per trovare posto.E poi durante il giorno,ci fa mille giri a rimirarsela,a guardarsela,come un amante geloso mai totalmente convinto della fedeltà della sua donna.Anche questo ,quest'artigiano un protagonista nella sua nullità, del quartiere.Un fissato dell'auto sempre ferma e sicura,nel suo parcheggio.E l'auto la tratta bene,sempre lucida e fresca d'autolavaggio.Una mania forse,un riversare una attenzione infinita ad un automa metallico.Sembra che sia tutta la sua vita quell'auto.Forse l'emblema dell'esser arrivato,secondo i suoi schemi.Ma una famiglia non l'avrà?Mistero.L'ho sempre visto solo,solo con la sua auto.A prendersi cura dell'auto .La bottega è tale e quale,qual'era 50 anni fa.Nessuna innovazione.La stessa merce esposta da decenni in vetrina.Una vetrinetta stretta stretta.Una botteguccia che gli avrà certo permesso di vivere,ma sempre tristemente la stessa.L'auto no,quella grande,un Mercedes,roba da signori.Un cavallo da corsa,nella mani di un vecchio carrettiere.Boh! 

ECCOLO LI',IL GRANDE CAVALIERE !

Eccolo lì,il grande Cavaliere,in un angolo del ring della Politica della Repubblica delle Banane.Eccolo lì alla conta dell'arbitro,di un incontro che non ha potuto truccare.Ha vinto il suo avversario,ha vinto il GIUDICE.Lui corruttore di giudici per interposta persona,lui propugnatore di Leggi "ad personam",a favore della sua augusta persona,è all'angolo.Condannato, pregiudicato.Un'infamia che gli costerà il seggio in Parlamento,la non rieliggibilità,l'esclusione dalla Politica attiva.Ma non si vuol arrendere,lui,il creatore di un impero economico,lui il proprietario di ville e castelli,lui il proprietario di mille miliardi,lui il proprietario di una partito.Eccolo lì a chiedere una grazia impossibile,un salvacondotto,un escamotage per farlo restare in politica.I,suoi hanno accerchiato il Presidente.son ancora forti sulla carta,han voti da contrapporre.Quasi un ricatto al Presidente già tentennante di suo,mai risolutivo nelle sue decisioni,tutto teso a dar valore ancora alle Istituzioni della Repubblica delle Banane.E lui,il grande cavaliere,lì all'angolo.Con il suo doppiopetto,i capelli dipinti in testa,i tacchetti di rialzo alle scarpe.Lui,il grande amico di papi,principi,presidenti e dittatori.Il grande amico di centinaia di belle donne,costretto a chieder GRAZIA.Lui che potrà saltar GALERA,solo per il salvacondotto d'età.Lui magari costretto ad una comunità di recupero a svolger lavori d'utilità sociale.Dalle stelle alle stalle.Una parabola discendente forse inconsciamente cercata,nell'autopunizione istintiva per i suoi peccati di superbia,per gli intrallazzi cercati e perpetrati alla ricerca di un potere assoluto.Ora trema nell'angolo.Ha scatenato i suoi.L'ordine perentorio di salvarlo,di salvare il suo posto in politica.Ma ci son altri processi che incombono,altre sentenze che possono metterlo definitivamente a K.O.Lo sa e le teme il Cavaliere.Non pensava di venir battuto da chi ha ottenuto posti di giudice per concorso.Lui,il Self Made Man,all'americana,battuto da partecipanti ad un concorso !Non v'è più religione!

IL SANDRO.

Ho incontrato il SANDRO.Pioveva ma lui era senza ombrello,senza cappello.I capelli bianchi e lunghi bagnati.Una giacca impermeabile lurida addosso.La lunga barba bianca incolta.E' il "matto" della zona.Non si sa dove viva e dove vada nei suoi vagabondaggi.Ma è un tipo sincero,che ride sempre e ti infonde allegria con le su battute.Lo conosco di vista da sempre,.forse un poco più vecchio di me.Da sempre solo e felice del suo stato.Non ti importuna il SANDRO.Solo,se manca di liquido,ti chiede in maniera amichevole i soldi per un bicchiere.Non un litro,un bicchiere,Pioveva ripeto ed avevo una mano impacciata dall'ombrello,l'altra dalla borsa della spesa."Ciaio Vecio",m'apostrofa,anche se non ci siamo mai conosciuti veramente,dimostra una intimità da vecchi amici".Mi paghi un bicchiere?"Traffico per tirar fuori il portafoglio e si offre di reggermi l'ombrello.Così lascio cadere alcune monete nella sua tasca sbrindellata.Non si può non pagare un"goto",un'ombra al Sandro.Sarebbe un sacrilegio!E' contento,è felice per le poche monete."Ciao VECIO",mi saluta e se ne va sghignazzando.Che tipo il SANDRO.Ce ne vorrebbero di più di tipi così,"matti".Non lo so,ma l'incontro mi ha cambiato la giornata,lo guardo allontanarsi e mi avvio a casa,più felice anch'io.Forse anch'io berrò un  mezzo bicchiere una volta a casa,alla salute di SANDRO.

UN VOLONTARIATO "MALATO".

Per motivi di contingenza,passo qualche ora al giorno ai giardini.E li incontro le "Signore",del volontariato.Adette alla manutenzione spicciola dell Chiesa e alla conduzione dell sezione della San Vincenzo.Ascolto le loro chiacchiere,senza prender parte al dialogo.Non mi dovrebbe interessare,in quanto non credo in queste istituzioni,ma a volte la curiosità è d'obbligo.Oh quante maldicenze si scambiano.La tizia ha fatto così invece di far colà.E la caia?Non ha messo i fiori sull'altare.Che fine han fatto le questue dei giorni precedenti?E la sempronia,che non ha spento tutte le luci alla chiusura della chiesa?E giù,dagli,una crtiica continua,presentata con livore fanatico.E la distribuzione dei pacchi viveri poi?A quello ha dato un pezzo di formaggio in più,all'altro non aspettava il latte,il riso,la pasta.Una schifosa ragionieristica lista di distribuzione alimenti,conteggiata in base alle preferenze o alle supposte necessità di chi è costretto a mendicare il pacco viveri.Ma son loro le distributrici.Le detentrici di un potere che le fa sentire grandi,giuste e caritatevoli,magnanime,quasi sante.Magari quel litro di latte non distribuito a che secondo loro non ne ha necessità,andrà a male.Verrà buttato.Ma che importa?Loro è il potere decisionale di chi assistere con questa carità pelosa.Loro i giudici imparziali."Ma quello è venuto la settimana scorsa!Niente pacco riso!Quello l'ho visto al bar!Niente caffè!"E così discorrendo.Assisto per ascolto alla presentazione di un piccolo mondo ignobile e meschino,dove ogni beghina del gruppo si sente dispensatrice autorizzata di ciò che non è suo,a seconda delle sue supposte basse considerazioni.Caspita se quello si abbassa a mendicare un pacco viveri,daglielo no?Che costa a te.Che ti frega se è andato a prendere un caffè al bar!"No,non è giusto!Chi mendica deve essere disperato veramente,un mendicante vero,che dipende dal nostro insindacabile giudizio!".Niente sconti!Sennò che San Vincenzo siamo? Eccole le volontarie della carità.Le amorevoli dispensatrici di carità.L'importante è essere presidentessa,organizzatrice,distributrice di viveri per la San Vincenzo.L'importante è essere additate come PIE DAME DI CARITA'!Questo da lustro nel quartiere,in parrocchia.L'importante è essere qualcuno.Anche se si specula ignobilmente sulle miserie altrui!

LE BEGHINE.

E' morta una BEGHINA in parrocchia.Una parrocchia acida,scontrosa,regno ormai di beghine,quasi incontrastate padrone della Chiesa e della loro conduzione.E il Prete?Oh il prete è un impiegato a tempo determinato,oramai.Non v'è presenza stabile di abito talare.E le BEGHINE,regnano incontrastate,con le loro acide invidie,gelosie,basse insinuazioni,eterne controversie.Le BEGHINE gelose dei loro sciocchi incarichi,della distribuzione degli "aiuti" della San Vincenzo,desiderose solo d'apparire devote custodi della casa del Signore.Una di loro è morta.Una tra le più contrastate,quasi emarginata dal potere acquisito dalle altre.Nessuna pietà per chi ha reso l'anima.Critiche,critiche,ancora critiche anche se non può più ostacolare nessuno nelle miserande funzioni di beghina.Una in meno,un avversario in meno,nella corsa alla scalata di un misero potere.Si contendono tutto le beghine,ogni più piccola mansione inerente la conduzione della Chiesa.Son gelose dei loro miserevoli incarichi le beghine.Una lotta fatta di insinuazioni,maledicenze ,invidie feroci,le unisce e le divide.E' carità cristiana questa?Secondo il loro modo di pensare si.Si odiano tra loro le beghine,per l'onore di essere addette o meno all'accensione del turibolo,all'apertura a orari determinati della chiesa,nel determinare a chi e cosa dare,degli aiuti umanitari che vengono messi a disposizione della congregazione di cui fan parte.Una Religiosità malata e perversa,odiosa,invidiosa di tutto.Sempre con l'occhio attento a chi entra nel Tempio,a chi ne esce,a chi e quanto fa di carità alla Messa.Odiose beghine,neanche una parola di rispetto per una di loro che se ne è andata.Un mondo piccolo,piccolo,schifoso fatto di basse invidie,di insanabili odi per una sciocchezza.Ma chiudetela la Chiesa no?almeno finiranno queste bassezze.Maglio una Chiesa chiusa,che un nido di vipere!

martedì 13 agosto 2013

DONNE ATTENTE ALLA VOLPE!

AH è perfetto!Un vero cavaliere.E poi non vedi come veste?E che macchina.Ed il profumo,il profumo che l'avvolge,ACQUA DI JO !Che gusto,che bello o com'è bello.Anche se in effetti non è molto bello,l'alone di profumo,il vestito che porta lo fan bello.E porta le donne al ristorante.Non di periferia,di quelli chic,con il cameriere dietro ed il nenù istoriato.Eh ci sa fare l'uomo,sa come pescare,conosce tutte le esche,sa come gettare l'amo.E ci cadono,oh si che ci cadono.Di uno che veste così,che profuma così,di uno che ti porta a teatro,di uno che è così impeccabile,ci si può fidare E poi non fuma nemmeno.L'altro, quello di prima,che al massimo ti portava a prendere un gelato o al cinema,non lo puoi confrontare con lui.Quello di prima.con i suoi jeans stazzonati,la barba malfatta,l'eterna sigaretta in bocca,con un profumo di deodorante così ordinario,non lo puoi confrontare con questo.La sua Porche contro la sua scassata Punto.Non può reggere il paragone.Questo ,il fico,con il suo portafogli di coccodrillo,la sua carta di credito oro,è proprio un signore.Quello di prima?Oh solo un interludio,un amico  di vecchia data,dai tempi delle scuole,con cui prendere una Coca e via.Questo,è affascinante,chissà cosà farà.Forse medico,forse avvocato.Forse,forse.Ma non fa proprio niente il supposto medico od avvocato.E' un mandarino che sa come far colpo.Poi vedrai ti chiederà di aiutarlo. Oh è tanto affascinante.E' in difficoltà,sta aspettando gli esiti di un affare.Ti chiederà magari un piccolo prestito,che gli servirà a comperare quella giacca d'Armani,tanto costosa e sopratutto l'inebriante Acqua di Jo.Attenta ragazza,attenta signora.Le volpi son così oggi,azzimate e profumate. Viaggian su fuori serie a rate però.Ma la volpe,anche lei deve mangiare pagare affitto.Stai attenta signora sognatrice.Stai attenta,era più vero quel ragazzo in Jeans,che sapeva di fumo.Spendeva del suo,di quel che si era guadagnato quel semplice ragazzo dal profumo poco costoso e messo solo per l'occasione d'incontrarti.Attenta alla VOLPE,non vorrei dovessi mantenerla tu,con l'aiuto di tante altre galline che costituiscono il suo pollaio.

GLI SBAGLI DELLE DONNE.

Basta non ne posso più.Son stufa d'esser schiava.Son stufa di lavar i tuoi calzini,le tue mutande.Voglio anch'io vivere da star!Come la Belen,come le adorate dive!Son stufa di questa mediocrità soffocante.Voglio il sole dei tropici,i grandi alberghi,gli amori passionali.Le serate al ristorante,le cene al chiaro di luna in terrazze di grandi alberghi.Tu operaio,tu piccolo impiegato ,non mi puoi dare tutto questo.Voglio una vita sfrenata,in bikini su spiagge dorate,corse eccitanti su grosse cabriolet,basta con questa squallida vita.E sognano,sognano di trovare il Principe Azzurro,il miliardario che le soddisfi,l'amatore instancabile.Ma cosa sta penetrando nei cervelli?Cosa si sta insinuando nella massaia di periferia,da farle sognare una vita impossibile?Niente impegni famigliari,niente più convenzioni frustanti,niente barriere,niente di niente.E fan le matte,subito scaricato il marito,che non le comprende,trovan l'amante!Ah quello si che va bene.Per un pò non avrà calzini bucati da rammendare o mutande da lavare.Vedrai,vedrai,arriveranno e tutto incomincerà come prima,forse più di prima.Solo che prima,nel bene o nel male,con il matrimonio,godevi di certi diritti,ora sei una cosa d'uso.E finchè ti durerà la bellezza,la giovinezza,vedrai dopo,vedrai.Viviamo nell'effimero.Senza far conti con il TEMPO.Ma il tempo scorre veloce e se hai sbagliato autobus,vedrai dove ti porterà,mia bella Signora.Adesso ti porta rose,a cena fuori,ti farà regali,ma poi?Quando comparirà la prima ruga,i l primo capello bianco,pensi sia ancora tanto cavaliere il tuo nuovo amante ?Passata la novità vedrai,i primi screzi.Anche per te le valutazioni cambieranno.scoprirai che magari gli puzzano i  piedi.Che la notte russa e pure scorreggia.che delusione,infatuata Signora dai giornali del gossip.Vedrai come tutto è eternamente uguale,ripetitivo.E forse ripenserai a quell'impiegatino,che ti aveva sposata per amore-Ma sarà inutile,si sarà fatto una nuova famiglia.Andato per sempre,e tu,con il focoso amante,ormai spento,proverai un groppo in gola,per aver sbagliato tutto!

AMMAZZAN DONNE ! CI VUOLE UNA LEGGE CONTRO IL FEMMINICIDIO (!?'?????)

Ma  che cazzo dicono.Non ci sono leggi contro l'Omicidio forse?Omicidio generico,contro maschi e femmine.Ce ne vuole una forse particolare?Ma che coglionate sono.Forse,e dico forse,ci vorrebbe uno studio approfondito,antropologico,che cerchi di spiegare,questa strana follia,che sta prendendo tutti gli strati sociali.L'ultimo.Un avvocato noto di Verona,bell'uomo secondo i canoni estetici ,arrivato,ammazza la ex,dopo averla portata a cena fuori e se la porta a spasso per centinaia di chilometri,sul sedile accanto, in macchina,come niente fosse.Poi la lascia nel garage della madre."Mamma perdonami,ho solo ammazzato la mia ex."Lo capite che qualche cosa è andata  in tilt?La gelosia,il sentimento di possesso mascolino ha subito una accellerazione,negativa,devastante.Ma non lo capiamo che ciò è dovuto alla mutazione dei ruoli?Una millenaria sottomissione della donna all'uomo,non si  spazza così via,dalla mattina alla sera,per legge!Ma stiamo scherzando?Invece adesso si vorrebbe che le cose cambiassero in un puf!Secoli di condizionamento pensate non abbiamo lasciato tracce cromosomiche?Libertà sessuali,a lungo frenate,pensate non portino ad un scompiglio."Ognuno deve essere lasciato lbero,di scegliere di stare e non restare con un altra persona.Specialmente le donne!".Certo,ineccepibile,dal punto di vista del diritto.Ma quanti diritti han aspettato secoli per essere riconosciuti tali?Adesso crediamo,le donne credono d'esser libere,da millenni di sudditanza,che le religioni ci han inculcato?Fatemi ridere.Ecco gli effetti.Non ci son più freni inibitori.La legge ancestrale del possesso esclusivo,rivendica tutt'oggi la sua validtà."FEMMINICIDIO".Ha coniato,costretto all'uso un nuovo lessico.Freni,freni inibitori,graduali e lenti,ci vogliono.Adattamenti lunghi ad una nuova concezione di libertà,d'uguaglianza.E non possiamo essere uguali per decreto.Le donne son donne,gli uomini son uomini!E le vie di mezzo?Le vie di mezzo son anomalie,volutamente imposte come "normalità",forse per calcoli politici,non so.So solo che queste forzate,imposte per legge,uguaglianze,van creando disordini mentali.Non si posson accettare dalla mattina alla sera,dei cambiamenti degli usi,dei costumi,che si son affermati nei secoli.Piano,dobbiamo cercar di riuscire ad accettare i cambiamenti piano,un pò per volta.Forse,si riuscirà a ragionare.Donne ,mi spiace dirlo.Ma non credetevi d'esser libere,di agire come volete.La mia è una mera constatazione.Siate caute nelle vostre decisioni,molto caute.sotto la giacca d'Armani,batte un cuore i cui sentimenti son ancora atavici.

lunedì 12 agosto 2013

SANOPPE: AUTOCOMBUSTIONE UMANA.

SANOPPE: AUTOCOMBUSTIONE UMANA.: Sono uno che non ha mai cercato la ribalta. Solo attualmente mi sono concesso questa pubblicità nel Web,ma per seri motivi. All'appare...

domenica 11 agosto 2013

LA SARABANDA.

Mi sveglio.Ma non sono nella mia camera.Sono in un altro posto.In un'altra casa.Un lucrore illumina la stanza.Entra dalla finestra a destra del letto,Le mie finestre son a sinistra.Mi affaccio.Una falce di luna illumina un crinale di monti lontani,sconosciuti.Stranito torno a letto,quando ecco la musica.Sale da sotto,da quello che presumo sia il pian terreno, e con essa le voci.Voci eccitate,ritmanti,che accompagnano la musica con un ritmico scandir di mani.Una musica strana,una musica d'altri tempi.Ma con che suonano questi qui?Non riconosco nè chitarre,nè fisarmoniche.Strumenti a fiato,pifferi zampogne e tamburelli,forse anche archi
.E la musica continua nel suo strano ritmo.Una SARABANDA,penso.Ma che cazzo è una sarabanda?La porta scricchiola leggermente.Si apre uno spiraglio e LEI entra con una bugia in mano,con un moccoletto di candela che illumina lei e parte della stanza.E' giovane,molto giovane adesso,e mi sento molto giovane anch'io.Soffia sulla candela e s'infila nel letto.Mi giro sul fianco e l'osservo al chiarore che entra dalla finestra.Vieni qui sciocco mi dice e m'attira a se.Io mi fondo in lei,mi dissolvo.Non ricordo più niente.Mi sveglio.Questa volta veramente.Le finestre son accostate.Penetra la luce,nella mia vera camera da letto.Lei non c'è più-Tendo l'orecchio,niente più Sarabanda.Solo le poche macchine del Domenica mattina che passano,là sotto,in basso.Spalanco gli scuri-La solita via,le solite case.Niente monti all'orrizzonte.Vado,grattandomi la pera,in cucina.Preparo il caffè.Il suo bollore mi sveglia del tutto.Peccato,mi piaceva quel ritmo di SARABANDA.Che strano e magnifico sogno.Bisogna che m'informi di che sia una Sarabanda.Forse è un messaggio?Beh,vedremo.

sabato 10 agosto 2013

TORDI E FILETTO.

Fa freddo,Un freddo pungente.Ma son infagottato bene.Solo la punta del naso ne risente un pò.Son qui dall'alba,dal sorgere del sole.Su in collina,al limitar del bosco,attento ad un bagolaro,dove potranno venire forse i tordi.Un zirlare attenuato.E' arrivato.E' là,in mezzo da qualche parte.Eccolo!Punto e sparo.Bam.!Il tordo crolla ,l'ho preso.Vado a raccoglierlo e mi riapposto.Estraggo la cartuccia sparata,l'annuso e metto il bossolo in tasca.Ah,devo annotare la cattura.La legge l'impone.E mentre scrivo sul librettino venatorio ,una piccola crocetta sul quadratino apposito,un altro tordo mi frega,mi fa fesso.Maledizione alle pratiche burocratiche!Aspetto e ne arriva un altro .Un 'altro BAM,Un' altro preso.Non sento più freddo al naso.Lo spirito della caccia l'ha riscaldato.Son le undici,il sole è alto.Sei tordi ho preso!Due bottacci e quattro sasselli.Già è l'ora del ripasso,ci son anche i sasselli,che a volte vengono in piccoli gruppi.I bottacci son solitari.E' ora di tornare,non si muoveranno più sino al tramonto ora mai.Torniamo a casa.non mi è capitato spesso di prendere sei tordi.La polenta è assicurata,cacciatore assassino!La bella  Signora a mezzogiorno,di quello stesso giorno,va al ristorante."Che le porto Signora?Si offre il cameriere cerimonioso." Oh,un filettino tenero,tenero,di manzo,al sangue ,al pepe verde, con insalatina ed un bicchiere di bianco,magari PieroPan di Custoza. voglio rimaner leggera."Bene scelta ottima e ponderata Signora.Il cameriere se ne va con l'ordinazione,mentre "l'assassino",il cacciatore,rientra a casa,tutto contento.Porco hai ammazzato sei innocenti uccellini,penserebbe la bella Signora,se lo sapesse,mentre aspetta il suo filetto tenero,al sangue,al pepe verde.Caspita che differenza.Io prendo si e no una ventina di tordi in stagione,ci pago un capitale di licenza e mi becco un freddo da non dire.Questa,seduta,ammirata dagli altri clienti,si mangia con la sua bella boccuccia un filettino,al pepe verde,la parte migliore di una vacca intera!Ma già.l'orco son io!Lei è animalista!

S'ANNEGANO E LA KJENGE DICE CHE "L'EUROPA DEVE FAR DI PIU'".

Ma che deve far l'Europa,l'Italia se quelli son matti.Se si avventurano come forsennati su barche fattiscenti,clandestini?Certo che potrebbe far di più.Convincerli che qui non c'è posto,non c'è lavoro.Non c'è futuro.Se ne vanno anche i nostri ragazzi,appena possono.Che ci vengono a fare?Si decidano a combattere a casa loro per i loro diritti!Ma forse qualcuno li incalza.Li convince che qui da noi ci sia l'eden.E loro,abboccano.E loro vengon qui a mendicare,quando va bene.C'è una comunità di neri qui vicino a noi.Son venuti con la speranza di trovar lavoro.Non l'hanno trovato.non pagano più affitto e bollette.Van di notte a giardini,alla fontanella,a far scorta d'acqua con le taniche.h
Han tagliato loro,acqua,luce e gas.Bella soluzione.Li accettiamo,anzi ce li vogliono qui,ben sapendo che non potran mantenersi e poi tagliano loro le utenze.Giusto,le taglierebbero anche a noi se non pagassimo.Allora a che gioco giochiamo?Un gioco subdolo,che vuol far passare l'Italia come accoglitrice di Neri,come il paese dl "siam tutti fratelli" e che poi ti lascia per strada a morir di stenti?Siamo seri,siamo sinceri.non c'è possibilità qui per loro!Rispediamoli a casa,magari con pacco viveri,ma rispediamoli a casa!Non facciamo gli ipocriti!Pari opportunità.Ma quando,ma per chi?Hai capito Kjengecome stanno le cose?Oh lo sai come stanno le cose,ma hai accettato lo stesso l'incarico.Tu sei a posto,ma migliaia di tuoi compaesani o giù di lì,non lo saranno mai,in qualsiasi parte d'Europa.Contrasta i loro governi ,i loro regimi,cerca di farli ragionare piuttosto e forse salverai qualche povero disgraziato dall'annegare!

LE DUE SORELLE E LA MORTE DI UNA DI LORO.

Premetto,son voci di quartiere,illazioni,forse di terza mano,ma penso sarebbe opportuno vederci chiaro.Una delle due SORELLE era stata ricoverata al pronto soccorso.Non so per quale sintomo di patologia.Mi sembra l'8 di questo mese,per poi essere rispedita a casa.Il giorno dopo,il 9,l'han trovata morta.In una casa,che come riferiscon sempre voci di quartiere,denunciava il disagio delle due sorelle.Son intervenuti pompieri e forze dell'ordine.Un caso del malefico destino?Ma come,non avevan diagnosticato niente alla povera signora?era talmente "sana" da essere rispedita a casa,da morire il giorno dopo?E la sorella,poverina,nessuna ha valutato che fosse in grado o meno da accudire la consanguinea?Ma se ci stracciamo le vesti per il clandestini che sbarcano sulle nostre coste,offriamo subito loro assistenza medica e ricoveri ospedalieri,i nostri "autoctoni"li lasciamo morire così?Li rimandiamo a casa con una ricetta e che si arrangino?Qualcuno aiuti la sopravvissuta almeno.Non l'hanno vista che molto probabilmente non è in grado di badare a se stessa?Come avrebbe potuto lei sopperire alle certe e necessarie cure ospedaliere per la sorella?Ci sarà pure qualcuno che si pone il problema.Io,lo ripeto,riporto solo le voci del quartiere,ma alle volte le voci son verità!In una Verona ancora opulenta non possono accadere questi drammi.Pensateci,pensiamoci.Dov'è la SANITA' PUBBLICA?Quali sono i suoi criteri di valutazione su una patologia presunta?A casa ? E che Dio te la mandi buona.Chi legge ed è interessato,si provi ad approfondire la vicenda.A me,sembra che qualche cosa non quadri.Ad occhio ci sono delle colpe.quanto meno delle mancanze.Indagare sarebbe d'obbligo.O no ?

venerdì 9 agosto 2013

SANOPPE: QUANDO I GIORNALI SERVIVANO PER PULIRCI IL CULO.

SANOPPE: QUANDO I GIORNALI SERVIVANO PER PULIRCI IL CULO.: I GIORNALI,i quotidiani erano ambiti.Non si gettava un GIORNALE,serviva ancora il giornale :A PULIRCI IL CULO.Non c'era famiglia del po...

SOGNI DIVERSI.

Abbiamo giocato a carte dopo cena.Le partite son finite ed iniziamo a discorrere,del più e del meno.Io ho un sogno,se ne esce la Mina.Si?E quale la incalza la Paola."Avere una casetta vista mare,magari a Caorle,per passarci i mesi estivi".Anch'io ,dice il Franco,suo marito.Bellissimo,magnifico aggiunge la Paola,un sogno magnifico,splendido.Il mare,le vele bianche,i tramonti.Poi si voltan verso di me ed aspettano di sentire il mio sogno.Oh,il mio?Il mio è di avere un campo,su in collina,al limitare del bosco,ed al limitare del bosco un albero d'aucupio,magari un bagolaro.E di sedermi nelle fresche e brumose mattinate autunnali,nascosto dal frascame,seduto,con il fucile in mano,ad aspettar tordi di passo."Ma senti questo.Al freddo,nascosto,con il fucile ad aspettare i tordi!Ma che razza di sogno é.?Una follia!"E' il mio sogno Paola,un sogno irrealizzabile.Il sogno di un vecchio cacciatore,dentrro!"Robe da matti,con tutte le robe belle che si possono sognare,questo sogna il fucile,l'albero dei tordi!"Non potete capire,non avete mai provato a compenetrarvi nello spirito della caccia."Roba da barbari!Vuoi mettere il mare,i tramonti,le vele?" Non critico il vostro sogno,siete voi che criticate il mio,quello di una persona che richiede a volte la solitudine nello svolgimento di  una attività atavica,forse retaggio cromosomico avito.Ma non preoccupatevi.Il mio non è altro che un sogno senile,irrealizzabile,il vostro no.Non esiste più il "limitare del bosco"del mio sogno.L'han tagliato il limitare del bosco,assieme a tutto il bosco ed al bagolaro.Han tracciato un sentiero asfaltato che porta al campo ora.Ed al posto del campo una villetta moderna,con tanti lampioncini a limitare il viale.Il posto dei miei sogni l'han urbanizzato.Esisteva ed ora non esiste più.Non verranno più tordi al bagolaro in autunno,ed io non sarò li con il mio fucile ad aspettare di catturarne,di spararne qualcuno. E poi,sparo male anche nei miei sogni ormai.sbaglio il colpo.Stian sicuri i tordi,per quanto mi riguarda.solo che non si fermeranno al vecchio bagolaro.ci son case ora ed antenne tv.E si sa,i tordi non son come gli altri uccelli.Non amano le innovazioni tecnologiche!

giovedì 8 agosto 2013

LADRI,LADRI DI CILIEGE.

Eran finite finalmente le scuole.Eravamo liberi di scorrazzare tutta l'estate.io e la mia combricola.Non ancora adolescenti,ci ritrovammo ai soliti giardini.Che facciamo oggi?Andiamo a ciliege,conosco un posto in collina,dove son grosse,di quelle dure,dolci.Così decidemmo alla proposta del Franco.Ci procurammo una sacchetta di tela (la plastica non aveva fatto ancor comparsa)e ci avviammo al luogo.Mezz'ora di buon cammino ed arrivammo al giardino dell'Eden. Ecco i ciliegi erano là.Appena sopra il muretto,carichi all'inverosimile di rossi frutti.In un battibaleno l'ostacolo fu superato e cominciammo a staccar ciliege,un pò nel sacco e un pò in bocca.E continuavamo ad avanzare,sembrava che l'albero dopo fosse più attraente del precedente,distanziammo così il luogo della salita.Ma c'era chi ci aspettava.Il contadino,probabilmente il padrone,sapeva che le ciliege attirano i merli.e noi eravamo dei bei merli di città.Ci aggirò e ci prese alle spalle mentre eravamo intenti alla nostra raccolta,al furto organizzato."Ah vi ho preso stavolta" gridò avanzando per lo stretto sentiero,armato di una bacchetta di salice,che avrebbe fatto un gran male,riceverla sul groppone e sulle gambe.Avanzava brontolandoci contro,con i suoi grandi zoccoli di legno,i piedi nudi,abbronzati dal sole della collina.Via,via,gridammo,colti dalla paura,ma ci mettemmo in trappola.Correndo in avanti,seguendo il sentiero ,filavamo diritti verso il cancello che conduceva al cortile interno del cascinale,che sovrastava la proprietà.Il sentiero era a destra occupato dal filare di ciliegi,a sinistra da una siepe di rovo,che costeggiava il muretto che avevamo scalato nell'unico posto sgombero da spine.Ma oramai il passaggio,la via di fuga,l'avevamo sorpassata,avremmo preso un sacco di legnate ma non mollavamo ancora il sacchetto.Cinque o sei ragazzini in fuga,con me in testa.Mi decisi all'istante.Meglio le spine,che i colpi di scudiscio di legno flessibile e magari per giunta qualche sberla e calcio in culo.Non andavan per il sottile i contadini.Lo sapevamo per esperienza.Mi tuffai letteralmente nel roveto,a pesce e gli altri mi seguirono.Avevo aperto un varco schiantando rami e rametti di spine.Aprendo un foro nell'ostica siepeNon so come fu ma neanche un graffio,neanche uno strappo nella camicia e nei pantaloni,Gli altri lo stesso.Il contadino ci guardò fuggire per il sentiero sottostante,perplesso.aveva giudicato i rovi insormontabili forse.Ma noi ce l'avevamo fatta.Avremmo mangiato le sue ciliege.Solo i conigli selvatici si tuffan nei rovi senza pungersi.Noi,allora,lo stesso.Il cascinale esiste ancora,come il muro di cinta.I ciliegi pure,seppur abbandonati,abbondano di ciliege che nessuno raccoglia.Non ci son ragazzini a rubarle.Che fine avrà fatto il contadino?Forse dall'alto dei cieli osserverà quel suo faticato campo e penserà:"Meglio quando venivan a rubarle le ciliege.Gli alberi soffrivano meno allora.non erano costretti a portare inutilmente frutti,fino alla caduta.Bah che tempi!"

TRAN TRAN DI UNO CHE E' SOLO.

Fa caldo,un caldo afoso,un'umidità insopportabile.eppur bisogna continuare con i ritmi di sempre,con le liturgie che una volta saltate ti portano a lasciarti andare.E' presto ancora,ma non ho niente da fare.Mi preparo la tavola.La tovaglietta,il piatto,il tovagliolo,coltello e forchetta,il bicchiere.Il sottobicchiere,ci vuole anche quello,abbiamo sempre messo i sottobicchieri.La pentola con l'acqua per la pasta è sul gas.Spento per adesso.Anche il padellino con il condimento.Manca solo che venga l'ora per accendere.Azioni automatiche,sempre le stesse tutti i giorni.Tutti i giorni da solo.La pappa del cane!Ecco cosa manca,la scodella del cane.Ecco è a posto anche questa.Le undici,un pò troppo presto,ma almeno è tutto preparato.Un'altra ora da attendere.Che faccio.Ne faccio un post,di questo tran tran quotidiano.Chissà quanti faranno come me,desiderosi,bramosi che il tempo passi.Perchè questo statico sempre uguale rito quotidiano?Perchè non mangiare senza la tovaglia,senza il sottobicchiere?Per non scadere,per non lasciarsi andare.Bisogna mantenere quelle abitudini,che facevano del pranzo e della cena,una riunione festosa,nel quale o nella quale ci si scambiava impressioni,ci si raccontava qualche cosa.Ora fisso la parete davanti a me ed ingurgito quanto più poco possibile.Non sento gusti e sapori.Mangio per sopravvivere e basta.Solitudine,solitudine affollata di ricordi.Ma bisogna andare avanti,almeno così dicono.Andare avanti.A me invece senbra di essere statico,immoto.  sempre lo stesso tran tran.Quel maledetto ancorato tran tran.

AGORAFOBIA ?O CHE ALTRO.

Per la prima volta nella mia vita ho disdetto un impegno preso.Con degli amici,cari amici!Ho mancato alla mia parola,scompigliando un programma a lungo preventivato.Una vacanza,una semplice corta vacanza in un'altra Città.A casa di un'amica.Una vacanza,programmata solo nei miei interessi,per farmi uscire da un torpore che non mi fa vivere la normalità.Da quando Lei non c'è più,non riesco allontanarmi più di qualche centinaio di metri da casa,di qualche ora da casa.Ci ho messo anni a riuscir a ripassare il ponte,che divide il quartiere dal centro storico.E solo per motivi di contingenza pratica.Ora,volevo,cercavo con l'aiuto degli amici di varcar altri confini.Avevo,dato il mio impegno a far vacanza con loro,fuori da quei ristretti confini impalpabili creati dalla mia mente.Ma non ce l'ho fatta.Ho aperto l'armadio dei ricordi ieri.Chiuso da anni,per prendere le valigie.I ricordi son usciti tutti d'un colpo sommergendomi.Mi son accucciato tremante,la vista annebbiata,un dolore indescrivibile.Non son riuscito a fare la valigia.mi tremavano le mani,la mano destra in particolare,dove son stato operato,era divenuta insensibile.Ho lasciato,tutto lì,fino a stamattina quando con fatica son riuscito a raccogliere tutto e a rinchiuderlo nell'armadio.Logicamento,ho dovuto avvertirla ,la mia amica gentile,che rinunciavo,lasciandola costernata.Lo so di averle provocato un dispiacere,lo so di aver vanificato ogni suo disinteressato sforzo.Ma non ce l'ho fatta.L'agorafobia ,o che caspita sia,che mi attanaglia,è stata più forte.E si che mi sarei portato anche il mio cane,nella breve vacanza.Ma so che sarei stato un peso,un'ombra,un carretto di ghiaia per loro.Avrei rovinato giorni dedicati alla serenità,al piacere di una gita programmata.Non voglio esser di peso,guidato e sorvegliato come un bambino deficiente.Son stato sempre il capo carovana nelle mie vacanze,ora non voglio essere,finchè dura questa fobia,un aggregato al guinzaglio.Andate amici,divertitevi anche per me.Non sprecate più tempo a combattere la mia insana fobia.Forse dovrò uscirne da solo.Ho rinchiuso l'armadio dei ricordi,speriamo di aver in futuro la voglia di svuotarlo.Per adesso ho girato la chiave,spero che in seguito avrò il coraggio di riaprirlo senza questo patema che mi blocca.

martedì 6 agosto 2013

NANI,NANI,ANCORA NANI.

Alle corti europee c'eran nani.Piccoli,sgraziati,con gobbe o meno.Ma eran colore, trastullo dei potenti.Credete?Lo credete proprio?O eran invece i consiglieri astuti e subdoli del principe?Guardate adesso,nella Repubblica dell Banane!Oh,ma insomma ,tu vedi l'inganno,tu vedi la malizia dappertutto.Anche nei poveri nani.I poveri nani,quelli che dite voi,stan a casa loro,non albergano nei palazzi del potere.Uffah,e i Sette Nani di biancaneve non eran buoni allora?Sette ,non uno!Mah,chi ci ha propinato la storia,non ce li ha descritti che fisicamente,senza presentarceli nella loro vera essenza.Che essenza,erano buoni i Sette Nani,lavoravan i miniera i Sette Nani,dei proletari.E poi non han salvato Biancaneve dalla Strega Cattiva?Certo che han salvato Biancaneve.Conveniva loro salvare chi sarebbe diventata Regina,sposando il Principe Azzurro.Un aggancio mica da scherzo.E poi,in quanto a "proletari" ho le mie giuste riserve.Capitalisti erano.Ci sfido io,con quel pò pò di miniera di pietre preziose che avevano?E sai,esser nei palazzi del potere,contava anche allora!Meno tasse,meno controlli sulla produzione di diamanti,rubini,smeraldi e zaffiri.Forse che non sarebbe convenuto,parteggiare per la svampita Biancaneve?

DAL FUNGO CINESE ALL'HAMBURGER STAMINALE.

Le invenzioni non si fermano mai.Negli anni 5o impazzava il fungo Cinese.Non era un boleto,profumato ed appetibile.Ma una specie di poltiglia schifosa che si metteva a galleggiar in un contenitore con acqua.Si sarebbe dovuto bere quell'acqua,connubio con il fungo,che vi prosperava e cresceva,Una panacea,un rimedio contro tutti i possibili e probabili mali che ci avrebbero dovuto colpire.Un'escamotage,inventata da qualcuno della sanità di allora,per fare risparmiare allo stato l'erogazione di medicine "vere".Un risparmio per la Nazione,una delle prime schifezze per noi.Anche noi,incantati dal battage pubblicitario,acquistammo il fungo miracoloso.Ma per quanto miracoloso che fosse,nessuno in famiglia,si azzardò mai a bere quell'elisir portentoso.Anzi guardavamo con apprensione crescere quell'essere alieno,nel suo liquido nutritivo.Così schifati e preoccupati,finchè lo gettammo via.Ora ne stan inventando un'altra.Per sopperire alla mancanza cronica di foraggi,che la super produzione di carni richiede,per l'allevamento intensivo degli animali da macello,per non disperdere più milioni di tonnellate di co2 in atmosfera e contenere il consumo idrico,han pensato di creare una carne che si riproduce in vasca nutritiva,tramite staminali,animali s'intende.E sembra ci sian riusciti a produrre questa carne,diciamo sintetica.Il futuro dell'umanità,van gridando i pazzi dell'ingegneria genetica.Si semina in vasca e nascon bistecche.Via stalle ed allevamenti,pascoli e quant'altro.Una vasca in politene ,un pò di liquido nutritivo,la semina del prodotto ed il gioco è fatto.Sarà,ma penso che farà la fine del fungo cinese.Se proprio vogliamo consumar di meno,perchè avete abituato la gente a diventar essenzialmente carnivora?Nei paesi occidentali,si consuman in media 90 kg di carne all'anno.Nutriamo anche i poppanti a bistecche e filetto.Invitiamo,incitiamo la gente a diminuire i consumi no?No,no e i guadagni allora?Se mangio un pollo di meno all'anno,uno stinco di maiale o una bistecca di meno,ma più patate,spinaci e zucchine,mica morirò no?Certo che no,starai meglio,ma qualcuno ci guadagnerà meno.E credete che con la carne plastica i prezzi crolleranno?Certo che no,ci saranno più dividendi per chi la produce.La carne plastica,l'ultima invenzione.Poi arriveranno le pillole nutrienti,che occupano ancor minor spazio.Ci voglion fregare.Toglierci anche il gusto del mangiar vero,per allevar automi e guadagnar sempre di più.

lunedì 5 agosto 2013

"SONO ANCORA UNA BELLA FIGA".LA SIGNORA DEI CANI.

Chi legge il post,non si sconcerti della titolazione.Serve meglio,anzi è essenziale a specificare il personaggio descritto.La mia amica passò in piazza,incrociando la SIGNORA DEI CANI.Questa l'agganciò,facendole gli elogi per la sua perfetta abbronzatura e per il sartoriale vestito largo di lino,che indossava."Ciao le ,disse, come fossero intime,ti sta bene quel vestito ,e che abbronzatura ti sei fatta.!Ma anch'io sai mi batto,malgrado il prossimo compleanno,SON ANCORA UNA BELLA FIGA!".SCONCERTATA,la mia amica,cercò di essere il più gentile possibile,davanti ad una auto affermazione,così sinceramente spontanea nella sua gergalità ultrapopolana."Si certo,......chi...chi lo mette,in dubbio ,sei ancora molto piacente,non c'è ombra di dubbio!".Poi accampando una scusa riuscì a sganciarsi e a darsi ad una fuga,che solo il suo "bon ton",le evitò d'esser precipitosa.Una bella figa!Immaginatevi una palla da tennis,immaginatevi di applicargli due respingenti anteriori flosci ed enormi.Uno pendente a sinistra ed uno a destra.Immaginatevi,se ci potete,di applicargli una fascia di cotica che trabordi la cintura ed un posteriore di conseguenza.Vestite il tutto con un maglietta scollata al massimo,davanti e dietro.Fategli indossare un fuseau elasticizzato al massimo,due infradito ed avrete il ritratto.Il Ritratto della Signora dei Cani,da noi in zona,così appellata,per via della cagnara che si portava appresso."Ma chi sei tu Adone,per poter giudicare?"No,non sono Adone,sono attempato e secco come un'aringa affumicata,ma l'espressione della Signora mi ha colpito.Forse ha voluto,gelosa ,mettersi in competizione con la mia bella amica,lanciandole una sfida.Forse avrà voluto dirle,che anche lei era piacente,che attirava gli sguardi dei maschi,con la sua concupiscenza auto supposta.Io,neanche da morto ne accetterei il connubio. Io mi limito cortesemente a salutarla all'incontro e a scambiare qualche parola se l'occasione lo richiede.Ma io seppur in lista d'astinenza da parecchio,non mi azzarderei,mai,lo giuro, a formulare nella mente nemmeno il più piccolo dei peccati di Eros con lei.Ma tant'è.Siamo nel cuore del quartiere qui.Antico e splendido.Un quartiere che ha sempre accolto gli individui più strani,imprevedibilmente eclettici nel loro formular pensieri,modo di vita.E ne accoglie ancora,sia stanziali che migratori.Un quartiere che è ancora vivo solo per loro.Che vive delle loro eccentricità.Che sarebbe il quartiere popolato solo da figure statuarie,da seri e grigi professori di filosofia?Ci voglio questi elementi a rompere la monotonia,a sparger sale su quella pietanza che è la vita.Come potremmo sghignazzare,darci di gomito,noi che ci consideriamo normali,seduti alle panchine del parco?Ravvivano l'ambiente,questi "beati matti".Sono un mito,diventeranno un mito da tramandare,tutti gli eccentrici del quartiere.Quando mancano o tardano a comparire,tutto sembra immobile ,statico.Loro son il movimento,la dinamictà ambientale.Lunga vita dunque alle belle fighe come la Signora dei cani.Viva il quartiere che li ospita.Benvenuti tutti matti che creano colore.

Nefertiti FRANCESCA.

Ho ricevuto una Email da Francesca,dalla terra dei Faraoni.Lei ed il suo Tutankamon veronese,il Davide,son là in vacanza,in una terra mitica,una delle culle dell'umanità.Spero si stia divertendo,si stiano divertendo.Non conosco il posto dove sono andati.Come potrei conoscerlo io che non mi muovo e non voglio muovermi mai?Mi immagino spiagge assolate,mare cristallino.Mi immagino carovaniere di dromedari.Palmizi di datteri,e lontano,lontano,i resti di un Egitto che fu grande.Forse non sarà così,non lo so.La luna alta,piena splendente sul deserto notturno e gli sciacalli ad ululare le loro canzoni ancestrali.Dimmi Francesca ti sei vestita all'araba per tue uscite turistiche'Davide s'è messo in testa,il fez od il turbante?Così ,tanto,per compenetrarsi nell'atmosfera esotica del luogo.Mi ha fatto piacere sentirvi.Vuole dire che vi trovate bene,se mandate una brezza di esotismo anche a me.Io,continuo il Blog,a sparare nel Web,le mie folli immaginazioni,i miei ricordi,le mie osservazioni.Non so che ci trovino i lettori in quel che scrivo.Non scrivo per edonismo letterario.Scrivo per sfogo,per sgavottare questa mia mente,dal perenne flusso idrico dei miei pensieri.Altrimenti,la barca,la rattoppata barca della mia esistenza,rischia di naufragare." Il naufragar m'è dolce in questo mare",diceva il Poeta.Ma non voglio naufragare,voglio ancora rimanere a galla io,pur non essendo poeta,ma scribacchino a tempo perso.Ciao ad ambedue.Rivolgete un pensiero ad Horus e che AMON vi accompagni.

domenica 4 agosto 2013

LE SORELLE.

Son sorelle e son zitelle.Le conosco di vista da sempre.Sin da quando,giovani signorine,tenevano catechismo in parrocchia ai bambini.Poi ci fu la  svolta generazionale.La parrocchia non fu più il fulcro della vita del quartiere.I bambini del catechismo divennero grandi e non ce ne furono altri a sostituirli.Un compito finito per le due signorine,che rimasero signorine.La vita in casa con i loro genitori.Fino alla fine.Mai uno svago,un'uscita con qualche compagnia.Casa e Chiesa, Chiesa e casa.Rosari e messe.Se mai ci sarà stata una presenza maschile nella loro vita,estranea alla cerchia familiare,non è dato sapere.Forse avran incontrato qualche sguardo,forse qualcuno ha cercato d'attaccar bottone quando era il tempo.Ma loro sempre in coppia.forse si  son allevate nella convinzione errata che fosse peccaminoso soffermarsi a discorrere con i giovanotti della loro età.Forse inconsciamente son state plagiate dall'ambiente familiare.Mamma e Papà vengon per primi. Ma loro rimaste per ultime.La presenza di un giovane rompeva forse quella simbiosi morbosa che sarebbe durata una vita.Non lasciaron mai il nido,Troppo pericoloso il mondo con le sue tentazioni?.Ed ancora ci sono in quel vecchio nido.Un nido dalle eterne finestre chiuse,triste .Una sicurezza effimera,in una trappola aperta,costruita solo per loro..Escon infagottate solo per ramingar in Chiese.Sembrano non soffrire il caldo.Così sempre,una davanti e l'altra dietro, alla ricerca del tempo perduto.Forse son avvolte dal gelo della solitudine,dal gelo delle mancate amicizie,dai forse troppo sognati amori di fantasia congelati nel tempo.Per questo forse non sentono la canicola.Un gelo perenne le avvolge.Son anziane oramai,il tempo è volato,anche per loro.Una vita in coppia solitaria mai riscaldato da amicizie.Son sempre sole,sole con le loro amarezze.Sole e senza neanche il prete con cui confidarsi.Il prete in parrocchia è sempre di nuova nomina,non è fisso e loro han perso ogni riferimento.Per questo ,forse,errano da una chiesa all'altra,nelle loro uniche uscite,escluse quelle dettate dalle esigenze di natura alimentare.Un lunga vita grigia,mai alimentata da un cambiamento.Sempre ad occhi bassi,strascicando i piedi.Che faranno una volta tappate in casa?Mistero.guarderanno la tv,contemplando il mondo attraverso lo schermo fluorescente del loro televisore?E la notte che sogni?Rimpianti forse di una vita trascorsa senza donare nè ricevere un sorriso.Si è sempre in tempo per cambiare,in molti dicono.Ma loro non cambiano.Vecchi relitti,vecchi alberi rinsecchiti,che non hanno mai saputo,forse voluto gemmare.Piantate in un giardino arido senza alcuna mautenzione,senza essere dissetato dall'acqua dell'amicizia.Ora è tardì,non si può dissetare,non si può più dissodare quel terreno toppo inaridito,quegli alberi non potranno mai metter ne foglie,ne fiori.E' passato il tempo.

RICHIAMO ALLA MESSA.

Domenica,agosto ore 11.Dal  campanile meccanizzato.partono i rintocchi di una campana.E' un movimento che le detta la tecnologia moderna.Non ci son più nè sagrestani nè volonterosi campanari-E' lora della Messa domenicale,di quella Messa,che fino a  poco fa,era considerata obbligatoria per non cadere in PECCATO MORTALE.Un peccato che ti avrebbe portato,secondo il credo,diritto all'Inferno,se non ti fossi redento in tempo.Ma il Sagrato non si riempie più come una volta.Poche figure silenziose scivolano dentro la chiesa.Le solite vecchie figure.Le due zitelle astiose,son sorelle,che non hanno forse mai conosciuto passioni nella vita.La mancanza dello sfogo amoroso le ha portate ad essere sempre solitarie,arcigne,a vivere una vita guardata con sospetto,con astioLa Messa unico loro svago.Niente amicizie,niente quattro chiacchere sul portone del Tempio.Nè prima,nè dopo la funzione.Altre tre o quattro vecchie signore,vedove ed un vecchio biancobarbuto professore in pensione da un pezzo.Nessun altro.niente giovani,niente signore e signori,almeno di mezz'età.Son tutti al mare,ai monti.Non si rispetta più il Precetto Festivo.Perchè ?Perchè la maggior parte della gente non crede più.Inutile che le statistiche dican che ci son milioni di credenti.Non è verò,le statistiche mentono.E i santuari allora perchè alle volte son pieni ?'Gite,gite turistiche tanto da cercar di alimentare una FEDE che è scemata,che si è sciolta come neve al sole del progresso.Il prete guarda sconsolato il misero pubblico presente.La curia gli impone di celebrare la Domenica.Ma a che prò se forse anche lui non crede alla potenza salvifica del rito?Si affretta alla celebrazione,una omelia breve,da  oratorio,poi la Consacrazione,infine la solita Comunione per le due astiose zitelle.ITE MISSA EST,pronuncia con sollievo alla fine.Ha fretta,deve andare in montagna,alla colonia Alpina che ancora sussisteLa Comunità alpina oggi è in festa.Ci saranno cose buone da mangiare.Ci sarà finalmente un pò di vita.Le due zitelle,una dietro l'altra si avviano alla loro casa dalle finestre chiuse.Le vedove son chi a pranzo dai figli o chi da sola , sta pensando cosa farsi da mangiare.Un addetto a ore,chiude il portone della chiesa,dopo aver spento le luci dell'altare.Non bisogna consumare.Non ha soldi il Parroco.Così il Sagrato  è completamente deserto sotto il sol leone di mezzogiorno.Nessuno che si fermi a salutarsi,a fare quattro chiacchere.perchè non c'è nessuno.La Chiesa è in agonia,dopo secoli e secoli.Non spaventan più le pene dell'Inferno,perchè han detto che non esiste l'INFERNO.E' un'invenzione,un invenzione che era servita a radunar comunità,che ora son sparse ai monti al mare! 

DOMENICA D'AGOSTO IN SOLITUDINE.

Domenica d'agosto.Caldo soffocante.Gli scuretti della camera da letto socchiusi,per non far entrare la vampa del sole.Le strade son silenziose,poco movimento.son già quasi tutti al lago,ai monti,al mare in piscina.Guardo giù,solo una vecchia signora accompagnata dalla badante,con il suo vestitino della festa,a compere un giretto fino ai giardini,prima che il sole si faccia feroce.Ho già portato giù il cane anch'io,non mi resta che aspettare che la domenica trascorra."Perchè non sei andato anche tu,al lago,ai monti con i tuoi amici ?".Non me la sento,rispondo a me stesso.Non ce la faccio a divertirmi.Mi manca qualche cosa di importante.Senza quella cosa preferisco restare a casa.Preferisco inviare le mie impressioni sul WEB,non perchè a qualcuno possa interessare il mio tran tran solitario.Solo uno sfogo dell'anima,del pensiero,di scaricare un poco questo cervello che sembra instancabile.Questa personalità che condivide il mio corpo,i miei pensieri,che non mi lascia mai un attimo da solo.Vattene per un pò alter ego impalpabile.Vai in vacanza almeno tu,vai ad arrostirti un pò al sole o a rinfrescarti un poco in montagna.Lasciami solo in casa mia,con il solo ronfare dei ventilatori per rimuovere l'aria afosa che stagna ed il cane accucciato ai miei piedi.

CARATTERI INCONCILIABILI.

Forse m'ero illuso.M'ero illuso d'aver trovato una compagna di viaggio che si confacesse ai miei schemi.Solo una mia supposizione,un accenno al rientro nella mia "normalità".Il punto d'incontro una stazioncina periferica dove partivano sbuffanti treni a vapore per le linee secondarie,ma dove,per motivi tecnici,faceva anche una rapida sosta,il treno ad alta velocità.Io con il mio biglietto di seconda classe per un giro in provincia.lei con un biglietto a chilometri illimitati,sulla Freccia Rossa.Io voglioso solo di vedere panorami noti.Lei desiderosa di sempre nuovi orizzonti,sempre più lontani.l'avevo osservata,valutata,soppesata.Forse......... ma erano solo ipotesi mie.Io radicato nelle mie abitudini,ai miei silenzi,ai miei rimuginamenti.Lei,sempre desiderosa di novità di nuove amicizie,di nuove sperimentazioni.Capisco adesso,che la sua matematica non coincideva colla mia.La mia di base.Pitagorica.La sua fatta di logaritmi,algoritmi,equazioni esponenziali.Non sarei riuscito a risolvere le equazioni che lei proponeva,non ne avevo volontà ad applicarmi ad una matematica superiore.Mi bastava conoscere la matematica di base,le quattro operazioni di base e basta.Lei no.Aspettavamo ambedue,forse,un treno.Io quello lento che girava in tondo,lei quello ultraveloce che faceva scalo solo nelle grandi città,che andava lontano oltre i confini.anche quelli della mia limitata immaginazione.Arrivarono i treni.Il mio grigio,lento sbuffante.Il suo argenteo,ultramoderno e veloce.Forse nel suo sguardo di muta domando m'era parso di vedere un invito.Ma non potevo accettare,troppo inconciliabile la nostra concezione di vivere la vita.La sua veloce,quasi frenetica,inarrestabile.La mia pacata,lenta,aliena alle novità,ai cambiamenti.Il mio treno partì al pari del suo,su binari diversi però.Il mio per tornare a casa,dopo un giretto alla periferia della vita,il suo già distante verso stazioni sconosciute.

sabato 3 agosto 2013

IL CALLO.

Quella sera il locale era affollatissimo,non un posto libero.Appena uno si liberava,veniva subito occupato.Era un ristorante di fama,sia per  la cucina che per il servizio.E ad uno dei camerieri ai tavoli,faceva male un callo.Al mignolo del piede sinistro.La scarpa lo torturava atrocemente e lui,lui doveva essere gentile con i clienti,doveva sempre sorridere ai clienti,rispondere gentilmente per ogni loro richiesta.Era la regola aurea del Locale.Ma quella sera era un inferno.Servì la zuppa di pesce a quella coppia anziana del tavolo cinque,e dovette rispondere alla vecchia e querula signora,che componeva la coppia di clienti,a tutte le sue domande.Se il pesce fosse fresco,che tipi di pesce componevano quella zuppa,per cui il locale era noto,che vino ci dovevano abbinare,di che pane fossero i crostini da intingere nel brodo.Insomma un mucchio di domande,sparate da una voce gracchiante,cui dovette assoggettarsi a rispondere cortesemente,con un sorriso "verde"stampato sulle labbra,che cercavan d'essere il più accomodanti possibile.Così per tutta la sera.Un purgatorio, anzi un inferno.Alla fine la cucina chiuse e pian piano,molto piano per lui,i clienti sfollarono.Era l'una passata quando finalmente zoppicando con i suoi piedi piatti,se ne tornò a casa.La moglie per fortuna,dormiva da un pezzo,e lui spogliatosi,potè andare in bagno,a fare un pediluvio ristoratore.Acqua calda e bicarbonato.Si guardò il piede,il mignolo di quel piede sinistro con il minuscolo "occhio di pernice",che lo aveva fatto impazzire tutta la sera.E si che c'era andato dalla podologa.Diceva d'averlo estirpato.Ben ottanta Euro gli erano costate quelle due sedute.Ma era tornato ancora,piccolo e feroce.Sarebbe dovuto andare in sandali al lavoro,ma per etichetta ,non si poteva.A lui,quel lavoro serviva e poi era un tipo professionale.Soffriva in silenzio,non godendo neanche delle cospique mance,che il lavoro gli rendeva.Ora,il bestiale pulsare del CALLETTO,si era attenuato.Ora il dolore non saliva più dal pede per esplodergli nel cervello.Ora.Adesso,non prima in sala!.Maledetto callo.S'infilò nel letto silenziosamente per non svegliare la moglie e si addormentò di schianto,distrutto.E sognò.Sognò d'essere ad una "convention" di camerieri,dove venivano assegnati dei premi per la capacità  dimosrtata sul lavoro.Premi enormi,colossali, a richiesta del vincitore,premi che solo in un sogno si possono vincere.Al primo fu chiesto cosa desiderasse :"Un milione"disse questi.E gli fu dato un milione!Al secondo che si presentò fu fatta la stessa domanda :"Un'auto sportiva,veloce,di gran marca!" .E se ne partì su una potente Porche.E così di seguito tutti furon accontentati, finchè arrivò il suo turno.Il mignolo aveva ricominciato a fargli male e non seppe dire altro :"Che mi passi il male!".Era stato l'ultimo ,e la giuria assegnatrice dei premi gli sorrise,senza proferire verbo!Che scemo sono stato pensò,non ho chiesto nè denari,ne macchine,niente di niente.Il mio cervello è piatto,come i miei piedi!Si svegliò al mattino.La moglie era a ciabattare in cucina.Si sedette sulla sponda del letto grattandosi la crapa e guardando il piede sinistro.Quel maledetti callo.........Dov'è?Non c'è più,scomparso|!Miracolo|!Il malefico occhio di pernice se ne era andato,non rimaneva alcun segno.Palpò e ripalpò il mignolo del piede.Un normalissimo dito di piede,senza segno alcuno del callo.Si alzò pimpante  e andò a bere il caffè,contento più che se avesse vinto un milione,più che se gli avessero regalato la Porche.La vita tornava a scorrere serena per il cameriere.

LA GRAZIA !

Una volta il condannato implorava la Grazia al Re.Il peccatore implorava la Grazia Divina al Signore.Stava al RE,stava a DIO,concederla o meno.In conformità delle sue valutazioni.senza costrizione,senza RICATTO alcuno.Ora il CONDANNATO,il PECCATORE,"VUOLE LA GRAZIA","PRETENDE LA GRAZIA".Non si umilia il CONDANNATO  per le sue mancanze,i suoi errori.Si PRETENDE IN DIRITTO D'ESSERE GRAZIATO.Riconosce il valore della LEGGE solo perchè "DEVE",concedergli la GRAZIA.Come se  a lui fosse concesso il DIRITTO di violare la legge.LUI DEVE ESSERE GRAZIATO,non può essere condannato.Lui al di sopra della legge degli uomini.Lui come il RE,ingiudicabile,quindi incondannabile.E se no?Se no GUAI!Guai a chi lo ha condannato.Vi farà vedere LUI chi comanda veramente.Chi ha scritto le Tavole della Legge non può essere condannato se ne viola tutti i commi.Lui è la LEGGE,non si può condannare la Legge personificata.Elucubrazioni?Un folle romanzo fantascientifico?No la realtà della Repubblica delle Banane.La legge vale per gli altri,i tribunali son per gli altri,per il misero e straccione volgo.Lui,dall'alto dei suoi miliardi,protetto dalla FALANGE MERCENARIA,dei suoi adepti, minaccia  sfracelli,elezioni,rivoluzione del codice penale,se non gli verrà concessa,per Diritto Divino,acquistato a pagamento,la GRAZIA! Ha la fattura lui,ha pagato anche l'IVA per ottenere questo Diritto  Divino!

IL FOLLE SOGNO.

Dopo che LEI se ne fu andata,passai un anno senza parlare con nessuno.Senza quasi mai uscire di casa se non per motivi di sopravvivenza e per portar fuori il cane.Niente telefono,niente TV.Solo il pc per urlare nell'etere tutta la mia disperazione.Non volli convincermi della realtà.E non ne sono ancora convinto dopo quasi quattro anni.Aspetto."Aspetti?ma cosa apetti?Sei matto?"Senti amico io aspetto.Aspetto che LEI torni,non so in quale forma,sotto quale aspetto,ma LEI ritornerà!."Ma come,tu così pragmatico,tu dalla mente logica e matematica,credi in un sogno?".Certo,proprio così!Ma dimmi tu che sei così credente,credi nel CRISTO ?Che sia tornato dopo la MORTE? "Certo che lo credo,lo dicon i TESTI SACRI ".Ecco,appunto,i Testi sacri.Tu credi nel Vangelo,un libro scritto da uomini,uomini antichi,forse matti,come pensi sia io.Dunque se tu credi ad altri uomini,perchè non dovrei credere io al mio sogno?Io credo nel mio sogno,alle mie elucubrazioni,alle mie speculazioni mentali.Dunque son matto io o siam matti in due.Tu tienti il tuo sogno religioso.Io mi tengo il mio sogno speculativo.Vi son infinite possibilità nell'universo,infiniti logaritmi che possono formulare un equazione impossibile.Io spero di trovare e di risolvere quest'equazione.Mi aiuta a vivere capisci?Son stufo di sentirmi dire,"forza,avanti,la vita continua,la vita è bella!Io  voglio continuare,se m'è concesso ,la vita a modo mio.Sognando un sogno che la mia mente stessa ritiene impossibile,ma lo voglio sognare lo stesso questo sogno.Tu tienti il tuo,io mi tengo il mio!

giovedì 1 agosto 2013

LA LEPRE MAGICA.

Era all'apertura venatoria.Giovane al punto giusto,con i capelli neri e lo sguardo acuto.Il cane zampettava aventi di poco,con il naso a terra annusando.E la LEPRE  SI MATERIALIZZO' IMPROVVISAMENTE,davanti a loro,dove prima sembrava esserci niente.Istintivamente portò il fucile alla spalla e lasciò partire una doppietta.Il tiro avvolse la LEPRE,sollevandole tutto attorno nuvolette di polvere.La LEPRE,per un attimo,solo un attimo,sembrò fermarsi,per poi riprendere la sua velocità come se niente fosse accaduto,per poi scomparire al di là di un dosso.Cane e cacciatore si guardarono.Perplessi.E si che il tiro era giusto,pensava lui,con il cuore che gli batteva forte.L'hai vista anche tu la LEPRE con la punta di un orecchio  bianco e uno nero, avvolta dal tiro no?Non era distante,non posso non averla colpita.Si fermò ad osservare la zona d'impatto dei pallini.Niente peli di LEPRE,niente sangue.Speriamo di non averla ferita,pensò.La preda per un cacciatore,di quelli veri è sacra.O si uccide sul colpo o ci si augura di averla mancata.Niente ferimenti inutili.La caccia deve essere così.La cercarono per delle ore quella LEPRE,con la punta di un'orecchio bianca e l'altra nera,inconfondibile.Niente.Niente per tutta la stagione venatoria.La LEPRE chissà dove era andata.L'anno dopo all'apertura della Caccia,eccoli di nuovo lì.Ed anche la LEPRE.Due fucilate ancora,ma la Lepre via!Via per un'altra annata.Voleva quella LEPRE.quella specifica "strana"LEPRE,che compariva una volta all'anno per poi svanire.E ne prendeva di altra selvaggina,nel frattempo,ma non era "quella LEPRE".Nessuno l'aveva mai vista quella LEPRE,solo lui ed il suo cane. Forse era matto.Ogni anno,una volta nella stagione.Possibile che fosse sempre lei?Ma quanto vivono le Leprì ?Si informò.Studiò libri sulle lepri.Impossibile,non vivono così a lungo.Sostituì il cane con un altro,passaron gli anni ed immancabilmente,una volta per stagione,la LEPRE lo gabbava.Quell'anno facevano 33 che rincorreva la LEPRE.Quella mattina qualche cosa gli diceva che sarebbe stato l'ultimo.Non aveva più i capelli neri da un pezzo ormai.Quella mattina sapeva che sarebbe stata diversa.E la Lepre,dall'orecchio bianco e dall'orecchio nero schizzò ancora davanti a lui.Appoggiò il fucile alla spalla.ma non sparò,si fermò nell'azione ,abbassò il fucile e lo scaricò.Anche la Lepre si fermò e cosa fantastica si voltò a guardarlo negli occhi,aspettando che si avvicinasse.Il giovane cane,anche lui capì la singolarità dell'attimo e si bloccò.Ma chi sei tu LEPRE?sEI FORSE UN MIRAGGIO?".Ma non lo hai ancora capito,gli rispose lei.Non hai capito che sona la REGINA delle Lepri?Il sogno di ogni cacciatore come te?Lo sai bene sciocco che un sogno non si può acchiappare.Il sogno rimane tale.Hai sognato abbastanza ora mai.Sei vecchio,ti ho fatto correre e sperare.Mi è piaciuto.Ero la LEPRE mandata solo per te.Ora  è ora che vada,addio!E la LEPRE,REGINA LEPRE,sparì per sempre.Lui.richiamò il cane,sentiva un groppo in gola,si mise a tracolla il fucile scarico,e si avviò con in testa un turbinio di pensieri,verso la macchina,verso casa.Non è stato mai più su quella collina,tanto la LEPRE non c'è più.E' solo nei suoi pensieri,nei suoi sogni agitati notturni.Ha vissuto il sogno di tutti i cacciatori,per 33 stagioni.Tanto gli ha concesso la LEPRE.Il fucile riposa nella rastrelliera,non sparerà più.Ma la sua mente non riposa,ha sempre in mente quel sogno,ha sempre nel cervello quella LEPRE MAGICA,IMPRENDIBILE!