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domenica 11 agosto 2013

LA SARABANDA.

Mi sveglio.Ma non sono nella mia camera.Sono in un altro posto.In un'altra casa.Un lucrore illumina la stanza.Entra dalla finestra a destra del letto,Le mie finestre son a sinistra.Mi affaccio.Una falce di luna illumina un crinale di monti lontani,sconosciuti.Stranito torno a letto,quando ecco la musica.Sale da sotto,da quello che presumo sia il pian terreno, e con essa le voci.Voci eccitate,ritmanti,che accompagnano la musica con un ritmico scandir di mani.Una musica strana,una musica d'altri tempi.Ma con che suonano questi qui?Non riconosco nè chitarre,nè fisarmoniche.Strumenti a fiato,pifferi zampogne e tamburelli,forse anche archi
.E la musica continua nel suo strano ritmo.Una SARABANDA,penso.Ma che cazzo è una sarabanda?La porta scricchiola leggermente.Si apre uno spiraglio e LEI entra con una bugia in mano,con un moccoletto di candela che illumina lei e parte della stanza.E' giovane,molto giovane adesso,e mi sento molto giovane anch'io.Soffia sulla candela e s'infila nel letto.Mi giro sul fianco e l'osservo al chiarore che entra dalla finestra.Vieni qui sciocco mi dice e m'attira a se.Io mi fondo in lei,mi dissolvo.Non ricordo più niente.Mi sveglio.Questa volta veramente.Le finestre son accostate.Penetra la luce,nella mia vera camera da letto.Lei non c'è più-Tendo l'orecchio,niente più Sarabanda.Solo le poche macchine del Domenica mattina che passano,là sotto,in basso.Spalanco gli scuri-La solita via,le solite case.Niente monti all'orrizzonte.Vado,grattandomi la pera,in cucina.Preparo il caffè.Il suo bollore mi sveglia del tutto.Peccato,mi piaceva quel ritmo di SARABANDA.Che strano e magnifico sogno.Bisogna che m'informi di che sia una Sarabanda.Forse è un messaggio?Beh,vedremo.

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