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domenica 4 agosto 2013

LE SORELLE.

Son sorelle e son zitelle.Le conosco di vista da sempre.Sin da quando,giovani signorine,tenevano catechismo in parrocchia ai bambini.Poi ci fu la  svolta generazionale.La parrocchia non fu più il fulcro della vita del quartiere.I bambini del catechismo divennero grandi e non ce ne furono altri a sostituirli.Un compito finito per le due signorine,che rimasero signorine.La vita in casa con i loro genitori.Fino alla fine.Mai uno svago,un'uscita con qualche compagnia.Casa e Chiesa, Chiesa e casa.Rosari e messe.Se mai ci sarà stata una presenza maschile nella loro vita,estranea alla cerchia familiare,non è dato sapere.Forse avran incontrato qualche sguardo,forse qualcuno ha cercato d'attaccar bottone quando era il tempo.Ma loro sempre in coppia.forse si  son allevate nella convinzione errata che fosse peccaminoso soffermarsi a discorrere con i giovanotti della loro età.Forse inconsciamente son state plagiate dall'ambiente familiare.Mamma e Papà vengon per primi. Ma loro rimaste per ultime.La presenza di un giovane rompeva forse quella simbiosi morbosa che sarebbe durata una vita.Non lasciaron mai il nido,Troppo pericoloso il mondo con le sue tentazioni?.Ed ancora ci sono in quel vecchio nido.Un nido dalle eterne finestre chiuse,triste .Una sicurezza effimera,in una trappola aperta,costruita solo per loro..Escon infagottate solo per ramingar in Chiese.Sembrano non soffrire il caldo.Così sempre,una davanti e l'altra dietro, alla ricerca del tempo perduto.Forse son avvolte dal gelo della solitudine,dal gelo delle mancate amicizie,dai forse troppo sognati amori di fantasia congelati nel tempo.Per questo forse non sentono la canicola.Un gelo perenne le avvolge.Son anziane oramai,il tempo è volato,anche per loro.Una vita in coppia solitaria mai riscaldato da amicizie.Son sempre sole,sole con le loro amarezze.Sole e senza neanche il prete con cui confidarsi.Il prete in parrocchia è sempre di nuova nomina,non è fisso e loro han perso ogni riferimento.Per questo ,forse,errano da una chiesa all'altra,nelle loro uniche uscite,escluse quelle dettate dalle esigenze di natura alimentare.Un lunga vita grigia,mai alimentata da un cambiamento.Sempre ad occhi bassi,strascicando i piedi.Che faranno una volta tappate in casa?Mistero.guarderanno la tv,contemplando il mondo attraverso lo schermo fluorescente del loro televisore?E la notte che sogni?Rimpianti forse di una vita trascorsa senza donare nè ricevere un sorriso.Si è sempre in tempo per cambiare,in molti dicono.Ma loro non cambiano.Vecchi relitti,vecchi alberi rinsecchiti,che non hanno mai saputo,forse voluto gemmare.Piantate in un giardino arido senza alcuna mautenzione,senza essere dissetato dall'acqua dell'amicizia.Ora è tardì,non si può dissetare,non si può più dissodare quel terreno toppo inaridito,quegli alberi non potranno mai metter ne foglie,ne fiori.E' passato il tempo.

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