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giovedì 29 luglio 2010

TRISTEZZA DOLCE MALATTIA


Tutti mi dicono che sono depresso. Che non mi comporto più come prima,non ho più gli interessi di prima.che non esco quasi più,solo per necessità. Tutti mi asfissiano con lo stesso discorso,che mi devo svagare,che la vita continua.Sono depresso?Non è vero.La depressione è qualche cosa di indefinibile,un disagio psicologico verso qualche cosa di indefinito e che forse non c'è,un corto circuito del cervello.Io non sono depresso.Sono triste,solamente triste.La tristezza che provo non è rimpianto,non è rammarico.Il rimpianto,il rammarico ,si prova verso quello che si era potuto fare,che avrebbe potuto essere,ma per nostra colpa o volontà non si è fatto e perciò non è "stato".La tristezza si prova verso ciò che è "stato",quel che è stato bello e che ora non c'è più.Questa è la mia tristezza.Una dolce tristezza,una dolce languida tristezza alla quale mi abbandono,voglio abbandonarmi!
Vai dal dottore,ti curerà!Curarmi da cosa? Curare i miei dolci ricordi?Da che dottore poi?
Ma dal dottore dell'anima.Lopsicologo,il psicoterapeuta,lo psichiatra,il neurologo psicanalista.Ma curano anche le anime adesso?Credevo lo facessero i preti.E con cosa ti curano?Ma con pastiglie,gocce,sedute ipnotiche.Con gli psicofarmaci,con i neurolettici,con le droghe.Ma cosa sono queste strane medicine,queste ancor più strane cure?Sono la gomma per cancellare le pagine della memoria,l'interruttore che toglie corrente al cervello,l'oblio!Vedrai starai meglio! Certo che starò meglio.Non "starò" per niente!Uno Zombie,un'Automa Umano che agisce solo per impulsi predeterminati,che reagisce solo a riflessi condizionati,un cane di Pavlov.Io non voglio essere tale. Io "voglio"ricordare la mia Daniela.Voglio sentirne il ricordo,il suo dolce triste ricordo.E' questo che mi fa vivere.Non voglio che gli stregoni del pensiero,gli sciamani della psiche,mi riprogrammino,cancellino i miei File. Quella che credete di vedere in me non è depressione è il dolce male della tristezza,del ricordo della mia amata Daniela.Non vivo senza il suo ricordo,senza il triste ma dolce ricordo di lei. Quello che invece mi fa star male e che voi potete scambiare per depressione,tolta la dolce tristezza, è RABBIA.Livore, odio,rabbia compressa per chi me l'ha,portata via ,me l'ha sottratta prima del tempo con matematica e lucida perfidia,camuffata d'amore altruistico.I medici palliativisti,il loro Hospice.Quella è la vera malattia che mi divora.Ma la tristezza,la dolce tristezza del ricordo di Daniela è quello che mi sostiene,è quello che mi da la forza di combattere la nuova Etica Palliativista.Volete che mi privi di ciò?La tristezza dolce e pregnante del ricordo di Daniela,me la fa sentire vicina,ogni momento.Non voglio che quella che voi chiamate depressione,si tramuti con le "cure",in vigliaccheria dell'animo.Non voglio dimenticare.Allora si che mi sentirei depresso!Adesso sono solo triste,immensamente dolcemente triste ma combattivo.Devo scompaginare le astute forze maligne dell'Hospice,degli adoratori della morte anticipata,dignitosa.La mia dolce tristezza mi sostiene,mi sostiene e mi sprona a combattere il dolce ricordo della mia sempre presente Daniela.

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