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lunedì 26 luglio 2010

HOTEL HOSPICE


All'Hospice di Marzana c'è una cosa di cui non mi posso lamentare:la cucina.Buona,anzi ottima,alla carta. Solo che è valida quasi esclusivamente per i parenti degli Hospicizzati e per eventuali visitatori degli stessi che vogliono soffermarsi nelle ore dei pasti.Gli inviti a pranzo e a cena si sprecano.Sta anche qui la strategia della compagine palliativista.Creare consenso,stupendo la gente tra la diversità di un Hospice ed un ospedale comune.Mia moglie già dal secondo giorno di ricovero non veniva più alimentata in solido,in compenso nutrivano me.Veniva alimentata per flebo.Rimetteva,non teneva più giù il cibo."Ma come ,fino a trentasei ore fa ,al reparto Terapia Intensiva(il che è tutto dire)dell'ospedale di Borgo Trento,mangiava prosciutto e purè,prendeva il latte con i biscotti,beveva yogurt,adesso d'un tratto non tiene giù neanche l'acqua?". "Vede,marito di Daniela,il male.sapesse il male !dobbiamo per il bene di lei alimentarla in vena!".
Agitazione,apprensione,angoscia. Certo,certo, ho capito,risposi perplesso.Passerà la nausea,passerà mi dissi.Ma un ignorante come me cosa poteva sapere degli effetti degli oppiacei in alta concentrazione.Che sono incompatibili in certe dosi con la tenuta dello stomaco.Loro si che lo sapevano e lo sanno.Per loro è prassi iniziare da subito le loro "cure".Sono degli esperti in questo.Cinquantatre giorni,dico cinquantatre,in Terapia Intensiva e praticamente mangiava come a casa,neanche due giorni all'Hospice ed aveva iniziato il suo rapido declino.Mi vengono le lacrime scrivendo,mi vengono lacrime di rabbia nel pensare la fanatica tenacia con la quale applicano la loro terapia di morte accelerata.Tutto calcolato,tutto preventivato.La macchina della "cura palliativa"è un rullo compressore.Subito barbiturici,oppiacei,così allettamento senza cibo,niente cibo niente padelle,niente cambi biancheria continui.La prima fase del loro trattamento è questa.Seguono una tabella di marcia ben definita,controllano i tempi.In conformità dell'età,dello stato di ricovero,della patologia tumorale,ti incasellano.Non duri più di tanto,non esci dagli assi cartesiani dei loro diagrammi.Ti rubano il tempo in questa maniera,non hai remissione.Ti distruggono mente e corpo in un tempo predeterminato dalle loro matematiche.Cosa vuoi.Sono Palliativisti,fanno il loro "dovere",seguono l'eticità del loro credo d'amore verso il prossimo,per il bene del prossimo,per una rimanenza di vita controllata,senza dolore,per una Morte dignitosa.Ed il parente,il visitatore lo ingozzano,lo stordiscono con i loro menù luculliani.Magari ci aggiungono anche un di bromuro alla pappa,sapete non si sa mai.
Sanoppe non ha più appetito.

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