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venerdì 13 agosto 2010

POTERE ACCADEMICO


In quest'epoca impera la scienza.La mentalità accademicoscientifica sovrasta ogni altra corrente di pensiero.Quello che conta è la "certificazione",l'imprimatur dato dalla "scienza codificata",assunta ad istituzione determinante. Si autodefiniscono SCIENZIATI.Se una cosa non è avallata dal Potere Accademico,non è valida,non esiste anche se l'evidenza è lampante.Ne ho avuto l'ennesima riprova in un dibattito televisivo.Un signore affermava di avere delle prove scientifiche dell'esistenza di una determinata cosa.Tali prove erano state evidenziate con analisi tecniche da specifici esperti del settore accreditati.Esperti che peritavano per conto di Atenei di riconosciuta fama internazionale.Atenei che ora contestavano la cosa oggetto del dibattito.Un esponente di punta di tale prestigiosa organizzazione scientifica europea,no accettava i fatti,perchè le indagini tecniche non erano state avallate dal potere accademico dell' ateneo che rappresentava.Non si trattava di "teorie",ma di inconfutabili prove di carattere tecnico,ottenute con l'applicazione di modernissime tecnologie riconosciute.Ma siccome nessun Solone del sistema le aveva certificate,non avevano validità scientifica.Prove effettuate a riscontro, dagli stessi tecnici di cui si servono per le loro ricerche,gli stessi Soloni.Sconfessavano anche gli stessi periti di cui si servono per le l"loro"enunciazioni. L'ultima parola,quella che imprime "validità legale",quella pronunciata per gentile concessione dal potere illuminato del Senato Accademico,non era stata proferita.Ergo le prove non avevano valore,anche se erano lì,ben visibili ed evidentemente accettabili. La "cosa" non esisteva,non "poteva"nè "doveva" esistere.IL SISTEMA NEGA L'EVIDENZA QUANDO NON E' LUI A CONSACRARLA VERITA' DI FEDE.
SIAMO ALLA SANTIFICAZIONE DELL'ORTODOSSIA "IMPOSTA"!
Chi non aderisce all'ortodossia imposta dal potere,è eretico,.Quindi non credibile.Al rogo chi non china il capo al potere costituito,come nel Medio Evo,nel Rinascimento,allora e sempre.Uno può essere un bravissimo pittore,scrittore,genio di qualsiasi arte o scienza,che se la "critica"della platea esaminatrice istituita dal potere,non lo riconosce,è una nullità.Anzi non esiste.Il potere uccide l'innovatore,il fantasioso che colla sua intuizione potrebbe cambiare concezioni che corrono da sempre sugli stessi binari,sulla stessa medesima immutabile linea tracciata dai "detentori" del sapere.Chi esce dagli schemi preordinati,chi propone un'alternativa è troppo pericoloso.Va a toccare interessi consolidati,carriere stabilite,rettorie programmate.Prima di annoverarla accettabile,la novità, bisogna valutarne l'impatto sugli interessi precostituiti,anche se è di validità assoluta. Il sapere è saldamente nelle mani di una classe immobile e rancida.Eguale a quella che l'ha preceduta,che ha per secoli mantenuto l'uomo nell'oscurità dell'ignoranza.Secoli consacrati solo al meschino interesse di una casta mummificata il cui solo fine era ed è, il mantenimento della supremazia dogmatica.L'alternativa fuori dagli schemi prefissati e consolidati fa paura,anche nel campo edl cosidetto sapere.Potrebbe cambiare equilibri.Le cariche dirigenziali sono arroccate a difesa del loro castello. Accettare novità che scompaginano le ortodossie imposte,potrebbe voler dire perdita di prestigio,dell'aura di religiosa adorazione che circonda la classe dominante dell'Ateneo,la perdita della facoltà di imporre dogmi.Solo la Chiesa istituzionalizzata del Senato Accademico è depositaria della Verità.Il pensiero dell'uomo libero,la scoperta del genio non asservito al giogo,magari privo di certifiche e patenti, sono perniciosi.Al rogo chi non segue le regole da loro stabilite.Poco importa siano verità incontestabili quelle che propone,mancano del loro timbro,della loro certifica di autentica.

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