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lunedì 27 maggio 2013

IL SIG.GAETANO.

Il sig.Gaetano non c'è più.Se ne è andato da qualche mese.Era scaduto il suo tempo.Un tempo lungo,un tempo che ha trascorso in serenità,tranquillo.Osservando ed annotando lo svolgersi della vita attorno a lui. .Ho conosciuto il sig.Gaetano quando era già avanti nel suo lungo cammino.Lo osservavo ai giardini,intento la mattina nella distribuzione delle briciole del pane avanzato il giorno prima,ai colombi.E gli uccelli aspettavano la puntualità di quel calmo signore.Sapevano di poterci contare.Il sig.Gaetano,accompagnato dal suo cagnolino,arrivava al mattino,si sedeva e distribuiva la razione di briciole ai colombi. Un icona della zona.Poi osservava.Era avanti con gli anni,il sig.Gaetano,ma non aveva perduto ,non si era scordato del piacere che si prova a guardare una bella donna.Le guardava le donne di passaggio e forse nella sua vegliarda mente,le valutava .Era VIVO il sig,Gaetano,ma discreto,solo come un gentil'uomo della sua specie in estinzione sa essere.Lo avvicinai qualche anno fa.Mi incuriosiva il sig.Gaetano.Lo trovai di una cortesia assoluta e mi venne a piacere il discutere con lui.Viveva con la figlia il sig.Gaetano.Ne aveva due di figlie il Sig.Gaetano.E son divenute mie amiche.Forse in casa non lo dava a vedere,ma le figlie erano il suo orgoglio.Quando me ne parlò per la prima volta,me le descrisse,proprio come si son rivelate a conoscenza avvenuta.Le adorava,lo si sentiva da come me ne parlava.Amava anche i cani il sig.Gaetano,tanto che era accompagnato sempre da una cagnolina di piccola stazza.Quando gli feci conoscere la mia di cagnolina,gli brillarono gli occhi.Bella mi disse da accarezzzare,da stringere affettuosamente, e lei,ogni qual volta ci incontravamo gli faceva festa.Una volta mi disse :"Mi dai il tuo cane?""E' troppo bello!"Al che io gli risposi che avrei fatto uno scambio,il mio cane per una delle sue figlie(scherzando s'intende)".E no caro mio,valgon troppo le mie figlie,non c'è scambio che tenga.Un valore non valutabile,un bene incommensurabile".In ogni modo frequentai il sig.Gaetano.Andai a cena più volte a casa sua,invitato dalla figlia,con la quale cementai un'amicizia.Era contento il sig.Gaetano,quando con altri amici frequentavamo la sua casa.Si illuminava il sig.Gaetano.Era contento di essere a tavola con gli amici della figlia.Gli sorridevano gli occhi.Son stato con il sig.Gaetano,fino al giorno prima che mancasse.Quando se ne andò,al deposito delle ferrovie celesti,dato che era stato macchinista ferroviere,mi mancò.Come mi mancò mio padre,con il quale lo confrontavo.Ora i giardini son più vuoti. Mancano tutti e dueNon vengono più i colombi a quell'ora,in quel posto.Sanno che GAETANO è molto più in su di dove possano volare.Sanno che GAETANO se n'è andato e che non porterà più il pane ai giardini.Guardo il sedile di pietra oramai vuoto e a volte,me lo immagino ancora lì,con il cartoccio in mano,intento a sfamare i suoi amici alati.Forse il sig.Gaetano è lassù con mio padre,da qualche parte.Intenti a raccontarsi  il loro passato in terra d'Albania,durante la guerra.Erano coetanei mio padre ed il sig.Gaetano.Chissà quante cose avran da dirsi.

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