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mercoledì 16 giugno 2010

La follia di Sanoppe.

Se qualcuno capita per caso sui miei Blog d'acchito penserà :"chi è questo Blogger che ce l'ha così tanto con gli Hospice e le cure palliative?sarà uno dei soliti pazzi!".
Sanoppe non è pazzo.
Sanoppe è sconvolto dal dolore per la perdita anticipata della sua dolcissima Daniela.
Sanoppe sapeva che la sua dolcissima Daniela doveva morire,ma non così in fretta.Non è che per un malato terminale vi siano delle tabelle fisse di marcia,le tabelle di marcia le scrive l'uomo.
Al reparto di terapia intensiva, Daniela era viva e vigile,coscente di se e del suo stato.
daniela mangiava solido,leggeva un libro,ascoltava la radio. Eppure era tracheotomizzata,respirava con ausilio esterno,era collegata ad un mucchio di apparecchiature ed era sottoposta a controlli continui.
Ma la congiura dei Cavalieri di S.Martino inizia proprio da questi reparti,dove ti rilasciano la patente di malato terminale.
I malati terminali possono durare a lungo,molto a lungo.Un reparto di terapia intensiva ha costi digestione molto elevati.Così dicono. Pertanto ,all'Hospice i morituri!
Un collegamento costante lega i reparti oncologici terapeutici agli Hospice. appena uno è dichiarato terminale,scatta la trappola.
Mi hanno circuito,mi hanno subdolamente ingannato.Ci hanno ingannato!
Mi hanno convinto che l'Hospice era l'ambiente più adatto per mia moglie.Lì sarebbe stata sottoposta a "riabilitazione respiratoria".
Mi hanno raccontato un mucchio di balle nella fretta di liberarsi dell'incomoda presenza che occupava il preziosissimo posto in terapia intensiva.
Poi,successivamente,mi è stato detto che forse avevo capito male,avevo frainteso sulle possibilità di riabilitazione respiratoria,sul recupero cui solo all'Hospice si poteva sperare.
Ho la "prova provata" di quel che mi hanno detto. Quel giorno di colloquio avevo,non so se per un fatto premonitivo o per memoria di altre tristi avventure ospedaliere,con me un microregistratore.Come una spia.E le balle che mi hanno propinato,sono tutte su nastro.Spero mi servano un giorno a dimostrare la convinzione che vado urlando sul Web.
Non esiste una "riabilitazione" negli Hospice.All'Hospice solo oppio e paracetamolo.
Solo un set cinematografico ingannevole,ambientato in una clinica tipo svizzero,per milionari.Musica soffusa,atmosfere ovattate e tutti i confort terreni per chi è stabilito debba andarsene in pochi giorni.Come per la preparazione delle vittime sacrificali Maja.
L'unica cosa che manca veramente è qualsiasi tipo di cura medicinale effettiva. Solo sonno,tanto e tanto sonno letargico che toglie ogni volontà di lottare all'internato,ogni tentativo di reazione a contrasto del male.
Poi,quando il terminale muore,tutto il clamore pubblicitario che esaltava l'operato dei medici paliativi,le amorevoli cure ed il sostegno ai familiari,svanisce.Ti ritrovi solo e devi fare in fretta a sgomberare il "mini appartamento"che avevano assegnato al tuo caro e a te.
Fuori c'è la fila."Avanti,tocca ad un altro!". E' una EUTANASIA CAMUFFATA,come non mi stanco di urlare in Rete.L'EUTANASIA non si applica nel Bel Paese. Si CAMUFFA!
Siamo etici noi palliativi,noi ottemperiamo al giuramento di Ippocrate.(anche questo hanno avuto il coraggio di dirmi.)
Ecco perchè SANOPPE sembra impazzito! Sono stato rapinato di qualche cosa impossibile da risarcire.Sono stato derubato del tempo della mia dolcissima Daniela.
Combatterò in qualsiasi modo ne abbia possibilità contro l'abominio accettato dallo Stato delle cure palliative.
Cercherò in ogni maniera di contrastare la loro propaganda Hollywoodiana,perché altre vite sfortunate non abbiano a finire prima del loro tempo.
NON CONSEGNATE I VOSTRI CARI AGLI "HOSPICE",LASCIATELI VIVERE QUEL CHE LORO E' CONCESSO DAL FATO. NON SI SA MAI,IL MIRACOLO,LA MEDICINA MIRACOLOSA,IL"COLPO DI CULO", POSSONO ESSERE LI',AD UN'ORA DI VITA IN PIÙ'!

SANOPPE FINCHE' POTRA'.

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