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mercoledì 5 giugno 2013

LE CILIEGE DELLA PAOLA.

Son andato in collina con gli amici,a vedere quella che fu una proprietà della Paola.Un piccolo  appezzamento di terreno con sopra una casetta rurale.Oggi si direbbe un angolo di paradiso,frastornati come siamo dalla vita di città.Un casa in collina,in una vallata non completamente urbanizzata che rispecchia ancora   all'apparenza quella che doveva essere la vita pochi decenni or sono.Sembra che la pace qui si sia fermata qui a riposare,ma non vero.E' solo apparenza.Anche nella bucolicità di un luogo si nasconde l'invidia e la cattiveria dell'uomo.Quel piccolo,micropodere era stato acquistato appunto per riposare la mente,per condurre una vita più vicino alla natura almeno per certi periodi.Ma non fu così.Il senso di possesso,di radicamento ai luoghi,avevano creato delle invidie.Un "foresto" non doveva insinuarsi nei luoghi atavici di altre persone.E la casa venne bruciata,e l'invasore scacciato.Ora la casa è ancora lì,ristrutturata,e gli alberi impiantati dalla Paola han attecchito e fruttificato.Forse chi l'ha acquistata è uno del luogo,forse chi l'ha rilevata è stato ben accetto,forse è un potente.Fatto sta che alla PAOLA son venute le lacrime agli occhi,ritornare su quel piccolo terreno che fu suo.Forse le son tornate alla memoria le fatiche e le privazioni sopportate da lei e dai suoi cari per adattarlo alle esigenze volute.Ma contro l'invidia,il livore,la beluinità di certi animi umani non c'è niente da fare.Ha dovuto abbandonare e lasciare ad altri quello che fu un suo sogno.Ma ci siamo mangiati almeno un pò di ciliege,abbiamo rubato le ciliege che potevano esser sue e che son di altri.Che buone quelle ciliege,meglio di quelle che vendono al mercato,anche se magari son le stesse.La collina resterà PAOLA,il terreno rimarrà.Cambiano i padroni e forse di quello che fu tuo cambieranno ancora.Ma non potranno portarti via quello che fu un sogno.Ricordalo Paola.forse chi ti ha scacciato,non dorme sonni tranquilli.

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