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martedì 9 agosto 2011

YARA e la confessione del suo assassino per lettera.

Ecco a cosa servono i telefilm tipo quelli che van di moda,con i SERIAL KILLER che si divertono a sfidare la Polizia con indovinelli,rebus e giochetti vari inviati per posta.Servono ad eccitare probabili personalità deviate,che sognano di emulare i loro torbidi eroi delle fiction e purtroppo della realtà,anche.L'antesignano di questo gioco a nascondino è stato quello che vien ricordato come l'imprendibile KILLER per antonomasia,dell'era moderna :JACK lo SQUARTATORE.Ha fatto scuola il JACK,veicolato in specie dai film e dai telefilm,dove quasi immancabilmente il MOSTRO di turno si diverte a sfidare gli investigatori,mandando missive ed indizi criptati del suo operato.Ci si provò nella realtà anche il MOSTRO DI FIRENZE,inviando un brandello di una delle sue vittime al PM che seguiva il caso.Era strano che anche per il caso YARA GAMBIRASIO,non ne fosse ancora uscito uno,dato il battage mediatico con cui la faccenda è stata accompagnata.Il KILLER che sfida il detective.Un classico dell'HORROR!Certo anche questo che ha scritto al Giornale di Bergamo,non deve avere tutte le rotelle al suo posto.Goder di fingersi il mostro non è certamente indice di essere in asse.Non hanno fatto vedere lo scritto,ma dicono sia scritto a normografo.Una doppia facciata su foglio A3.E' scritto a china?Che numero di normografo ha usato?Guardate che ci vuole un bell'impegno a scrivere un doppio foglio a normografo.Lo dico come esperto,in quanto prima dell'uso delle moderne tecnologie,si usava il normografo per quotare,richiamare,tutto quello che c'è da indicare in un disegno.E' difficile trovare chi è uso al normografo,al di fuori della categoria dei tecnici.anzi oggi è difficile trovare chi usa il normografo.A meno che non sia uno STUDENTE ancora.Per quanto riportato dei brani della lettera,sembra che lo scrivente voglia fingersi meno erudito di quello che in realtà sia,immettendo delle sgrammaticature nel suo racconto.dico sembra.Secondo la consuetudine giallistica,secondo la psicologia applicata nei racconti FICTION,è l'impulso irrefrenabile psicologico di voler farsi prendere che lo spinge ad autodenunciarsi per enigmi.Io non ci credo,penso che sia la volontà bacata di qualcuno che vuole solo comparire.Se fosse vero quel che scrive,verrebbe preso in quattro quattr'otto.Leggete attentamente quel che riporta il giornale sullo scritto e compaiono nome e cognome dello scrittore,con gli indizi che da.Solo che non è così,a mio modesto parere.E' solo la volontà malata di un tizio o di una tizia,non so,che vuole crearsi notorietà,per quanto anonima,sui media.Il male è che gli investigatori,per non lasciar nulla al caso,dovranno indagare anche sull'identità di questo mitomane,facendo loro spendere tempo ed energie.Forse risponderanno come in CRIMINAL MINDS i nostri investigatori,sfidando il grafomane ,cercando di attiralo in una trappola.Ops,anch'io mi lascio trasportare dalla finzione inculcata,appresa dal video,mi scusi l'eventuale lettore del post.Ma questo mondo diventa sempre più maledettamente prevedibile.

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