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martedì 28 gennaio 2014

CABARET POLITICO. LO "SCAIOLA ".

"Ma che dite,commissario,che delitto di gelosia.Ma che dite gli han trovato,un coltello di sei dita nel costato?Ma che dite io ci ho l'alibi,a quell'ora son quasi sempre via !"Queste pressapoco le parole de l'Armando,canzone cabarettistica del grande Jannacci.Forse per emularlo,Scaiola,ex Ministro degli Interni,se n'è inventato un altro forse ancor più esilarante di alibi,per" l'acquisto" del famoso appartamento a ROMA,fronte Colosseo.Ma che dite mio?Me lo hanno regalato!"Regalato?Ma chi ?".Boh,vallo a sapere !Questa è la storia.Ma non finisce qui.Il bello è che gli hanno creduto.Lo hanno assolto,pur non sapendo spiegare il perchè di quel munifico dono.Un Ministro,un Ministro tra i più importanti della Repubblica,non sapendo,cioè non volendo spiegare il perchè di quella regalia,si è giustificato così,aggiungendo tra l'altro che non riocordava bene come si sia svolto il rogito.E si che qualsiasi Notaio,rilegge ai partecipanti al rogito,tutte le clausole prima delle firme di approvazione.Mah,si vede che lo Scaiola era afflitto da otite cronica quel giorno.Ma la cosa più stupefacente è che i Giudici l'hanno assolto.Una spudorata e mendace dichiarazione è stata considerata Alibi liberatorio!Pensatevi voi.Neanche la mente più ottusa sarebbe stata capace di presentare una scusa del genere,eppur LUI l'ha fatto e l'ha sfangata.Allora è tutto un teatrino,un CABARET,dove neanche il PRINCIPE dei cabarettisti Jannacci,si è pensato di assolvere il suo personaggio di fantasia.Per cui concludiamo alla Jannacci,con buona pace dell'applicazione del "cum grano salis",con cui dovrebbe essere interpretata qualsiasi legge e conseguentemente ogni sentenza di Giudizio.Tattiratira tera,tattira tiratà .

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