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sabato 9 novembre 2013

SOLLEONE (Racconto fantastico ).

La piccola spyder si fermò stridendo davanti l'unico Bar del paese che sembrava aperto.In paese tutto era chiuso,porte e finestre sbarrate,nessuno in giro. Un silenzio innaturale permeava l'ambiente Neanche il frinire di una cicala a quell'ora.Erano le due del pomeriggio in quel torrido giorno di Luglio avanzato.Paola e Francesca,bionde ed abbronzatissime scesero ed entrarono nel piccolo locale,ordinando all'anziano barista,dietro il banco,due Coka,ghiacciate."Sas picioccas continentales funtis maccas " (queste ragazze del continente son matte ) borbottò il vecchio,rivolto ai due giovani,Bachisio ed Elettrio,unici avventori in quell'ora e che sedevano ad un tavolino d'angolo."Ma che ci fate in giro a quest'ora signorine,non sapete che è pericoloso girare sotto questo sole ?Il sole ,qui da noi,a quest'ora vi mangia a poco a poco senza che ve ne accorgiate,non è come da voi,in continente ".Le due ragazze si voltarono verso i due giovani,sorridendo."Oh abbiamo fatto un giro nell'interno stamane,e stiamo ritornando alla marina.Ma com'è che non si vede in giro nessuno?Sembra un paese abbandonato,morto questo !" Non è abbandonato è solo che a quest'ora,d'estate ,nessuno se ne sta fuori nè a lavorare nè ad oziare,E' pericoloso,il Sole ti può divorare !I due ragazzi,in camicia bianca e pantaloni,non erano difatti per niente abbronzati e sotto la peluria degli avambracci .e lo strato di leggera barba nera del volto,si intravedeva la pelle   di un nitore  quasi immacolato."Sciocchezze",celiarono le due",adesso appena rinfrescate dalla bibita,riprenderemo il viaggio e torneremo al mare."Aspettate,aspettate almeno le cinque,quando il sole sarà più basso all'orizzonte ",disse uno dei due,non correrete rischi!"Fino alle cinque?In questo avamposto desertico?No,no,tra un'ora saremo di nuovo al mare,a completare l'abbronzatura"! Difatti,sorbite le coca cola,le continentali si rimisero in macchina e via verso il mare.Il paese era oramai alle loro spalle e la strada si snodava grigia e bollente sino a perdersi all'orizzonte,in leggera salita.Le colline si erano allontanate dalla strada e si intravvedeva parte per parte una striscia di campagna riarsa.Gli alberi,i frangivento d'eucalipto,  erano lontani e sembravano neri sotto il sole ardente,immobili come pietrificati.Non stormiva una foglia.Unici colori il rosso ed il giallo intenso. Le ombre,erano tagliate con il coltello,dove c'erano,sotto i massi enormi di arcaico granito..Non un filo di verde,solo il rosso,il giallo ed il viola di lontani monti. E dappertutto,cardi,cardi selvatici,secchi come l'acciaio.Tutto era immobile,nemmeno un uccello che punteggiasse il cielo che era di un azzurro intenso e sfolgorante.Solo SOLE,ardente, poi e lo scintillio delle rocce di scisto e di granito."Senti Paola,tiriamo su la capote?Picchia come un dannato questo sole."Va bene Francesca,ci fermiamo là,sul culmine della salita,c'è uno slargo ."Arrivarono allo spiazzo e scesero.Ma malgrado tutti i loro sforzi,la capote non si decideva ad uscire dalla sua sede."Perbacco,che caldo.Come brucia questo sole.Senti i sedili son bollenti e la capote è incastrata.Quà se non ci sbrighiamo andiamo a fuoco.Pensavano di scorgere il mare da quello spiazzo,ma si vedeva solo lo snodarsi all'orizzonte del nastro d'asfalto,in quel paesaggio deserto,il mare era lontano.oltre i monti,ancora,.Niente ombra se non sotto le pietre.Da nessuna parte.Nessun albero a fiancheggiare la strada.Le lamiere della piccola auto sembravano essere incandescenti.E non si sudava.Il clima era secco.Ci si arrostiva soltanto.La mattina dopo trovarono lo spyder,ancora fermo sullo spiazzo,bagnato ancora di rugiada,.C'erano tutte le  loro cose .Le borse delle due ragazze, le chiavi dell'auto ancora infilate nel cruscotto, i documenti, i  soldi,tutto.Solo non c'erano loro.Le cercarono per giorni,per settimane,invano.Niente. Sparite .Gli abitanti del paese,lo sapevano che non sarebbero state ritrovate mai più.Succedeva sempre così.IL SOLE SE LE ERA MANGIATE.PER NULLA LO CHIAMANO SOLLEONE!Anche per quell'anno il sacrificio s'era compiuto.Il Dio Sole era STATO SODDISFATTO. .L'umanità gli aveva pagato il dovuto contributo.Per un altro anno sarebbe stato satolllo.fino alla
 prossima estate non avrebbe avuto bisogno di altri sacrifici,la regola era stata rispettata.

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