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martedì 23 luglio 2013

IL VECCHIO "CAPRONE".

Tutti lo consideravano un "vecchio",da sempre.Perchè?Perchè non seguiva le voglie di massa.Quelle "voglie",quelle mode che la globalizzazione subliminale,indotta da chi detiene il potere,considera essenziale per imbrigliare nel suo potere la gente.Non desiderava visitare paesi esotici,non desiderava essere "costretto"alle ferie ad ogni costo.Non desiderava assistere a spettacoli che globalizzazione di massa considerava essenziali per un acculturamento.Lui desiderava solo pensare con la sua testa ,in maniera pragmatica,personale.E per questo si stava isolando.Non lo sapevano gli altri,che lui era un sognatore.che i suoi sogni erano specifici,irrealizzabili,sogni che non si sarebbero mai avverati.Ma sognava lo stesso,almeno erano i suoi sogni!E per questo viveva quasi isolato,in un mondo che gli altri non capivano e che non volevano capire.Ma perchè non fai così,perchè non mangi questo,perchè non vai là?Io faccio quello che mi sento di fare,mangio quello che solo mi va,vado dove mi sento d'andare.Ma è possibile?Certo che è possibile,perchè dovrei uniformarmi a tutto quello che piace agli altri se non mi va?Per questo non lo capivano e lo consideravano vecchio ed antiquato.A volte barbogio ed indisponente.Ma era la sua natura.Dentro si sentiva invece un selvaggio che voleva viver libero da imposizioni e condizionamenti.Non voleva imporre il suo modo di vedere le cose,anzi,pensava che ognuno fosse libero di agire come meglio credeva,ma non voleva essere assorbito completamente dal pensiero massivo.Eppure ci viveva nella società.ma cercava di rimanerne ai margini.Osservando,valutando,soppesando.Era ,almeno si sentiva,come una specie di eremita che qualche volta scendeva a valle ed osservava il mondo.Un mondo frenetico,teso solo,a suo parere,alla ricerca del piacere di giochi che soddisfacessero,ma che a suo avviso non portavano mai ad una soddisfazione completa.Vedeva persone che erano alla continua ricerca della felicità ,effimera,che non arrivava mai. Alla ricerca di una giovinezza perduta che non sarebbe mai più tornata.Non che lui fosse felice,anzi era sempre scettico,ma non voleva dannarsi ulteriormente alla ricerca di ciò che non avrebbe mai trovato.Si limitava ad osservare e valutare.Un conto ragionieristico che non quadrava mai.Per questo era vecchio.non si abbandonava ai baccanali,che in quel tempo,sembravano assorbire ogni energia,feste,viaggi,spettacoli.Uno dopo l'altro,alla ricerca della felicità,che non arrivava mai.Bradipo,gli dicevano,tu resti immobile attaccato al tuo ramo,mentre il mondo gira!"Ma se il mondo gira,non gira forse anche l'albero cui mi aggrappo ?",rispondeva lui."Io guardo il mondo girare,dal mio punto fisso.Non vi biasimo di fare quello che ritenete opportuno fare,solo lasciatemi le mie scelte.Io mi accontento,anche se a voi sembra impossibile.Anche se guardo tutto attraverso un velo di tristezza.Non sono fatto per cantare e ballare,son fatto così,un osservatore muto.Insomma,come dite voi,un "vecchio"caprone.forse residuo di un'altra era."

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