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sabato 12 aprile 2014

INEDIA DELLO SPIRITO.

Questa sera è una di quelle no.Mi sta capitando sempre più spesso.Ho ricevuto vari inviti per Pasqua.Li ho declinati tutti.Parenti,amici,amiche mi han invitato.come sempre d'altronde.Ma io non ci andrò.Non andrò da nessuno,starò in compagnia della mia orrenda solitudine.Non voglio esserne aiutato ad uscirne.E' una patologia che mi ha preso e non mi abbandona.Loro lo fanno con il cuore,quello dell'invitarmi.Ma io non me la sento di partecipare,di condividere una gioia che per me non è tale.Mi manca lei,mi manca immensamente,e so,che niente la può minimamente sostituire.Ho bisogno d'entrare in analisi?Macchè,so benissimo cos'è questo rifiuto che mi fa allontanare dagli altri.E' la sua mancanza !E lo so benissimo che è una cosa incontrovertibile.Mi son guardato allo specchio,ascoltandomi a bestemmiare la sorte.Che la sorte sia stato il destino,sia stata la volontà divina,non so dirlo.So solo che lei non c'è più,da parecchio oramai,ma non mi so,non mi voglio rassegnare.Per il resto non mi mancherebbe niente.Ho una casa,ho dei soldi,una macchina,ma mi sembra d'essere in più su questa terra.Mi manca lei e quando mi immergo nel suo ricordo,mi sento affogare.Non ho voglia di niente e di nessuno.A volte prego in un annullamento istantaneo,in una scomparsa immediata da questo ingiusto mondo.Allora vado a letto.qualsiasi ora sia,per cercare di cancellare nel sonno questa amara verità.Spingono gli amici,mi esortano gli amici a cercar di considerare che in fine son ancora in tempo per riemergere.Ma non ce la faccio,ripiombo alla fine tra le mie nere e lugubri considerazioni.Sono stanco,mi sento immensamente stanco.Condurre,cercar di condurre una vita con una parvenza di serenità,di dignità,di decoro,mi costa,mi costa assai.Mantenere pulita la casa,me stesso,andare a fare la spesa son tutte azioni automatiche,dettate da una vita condotta sempre all'insegna della normalità,del decoro.Ma mi pesa tutto.Anche guidare,è diventato uno sforzo enorme.Ho provato anche a cambiar macchina.Un solo barlume di vivacità,al momento dell'acquisto.Poi tutto è ritornato come prima.Non mi fa piacer più leggere,disegnare,andar per campi.Un eremita racchiuso tra quattro mura è quello che sto diventando.Un'unico sfogo,fin che dura,scrivere post sul mio blog.Post che non interesseranno a nessuno,ma che a me sembrano un grido levato al cielo,così tanto per non lasciarmi completamente morire in questa inedia psicologica che mi soffoca.

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