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lunedì 18 marzo 2013

IL PAPA E IL "CASO" ORLANDI.

 IL PAPA ha abbracciato il fratello di EMANUELA ORLANDI.Ciò che non fece il precedente Pontefice,fa questo.Che vengano rese note le carte,i depistaggi,che venga svelata alla fine la verità,di un segreto custodito per trent'anni?Che venga palesato al mondo un mistero che per taluni non è?Che la Chiesa di Roma ,ammetta ciò che non sarebbe mai stato nominabile?Come potrebbe sapere la Verità un Cardinale che viene dall'altra parte del mondo,e che al momento dei fatti non era neanche sui luoghi?Forse che tutte le Alte Gerarchie della Cristianità sapevano la verità e han taciuto per salvaguardare l'integrità della Chiesa?Sarebbe ancor più scandaloso.D'altro canto come farebbe questo PAPA assisiano,come si vocifera ,a far venire a galla la realtà dei fatti,dopo trent'anni di insabbiamento assoluto?Forse la verità è scritta bianco su nero,depositata in qualche studio Notarile,con un atto certificato?Non getterebbe nel discredito più assoluto il Vaticano,se dovessero c'entrarvi eminenti esponenti di Curia,rimasti nell'ombra complice fino adesso?Che unita a tutte le altre grane in carnet,potrebbe far uscire di testa,anche il più Santo dei nominati Vicari di Cristo!Un proseguo del Codice Da Vinci,che scalerebbe tutte le classifiche librarie mondiali.Bisognerà in qualche modo chiudere questo capitolo,si ma come?Papa Francesco sarà il parafulmine,ma potrebbe resistere alla scossa,se la verità fosse quella prospettata dalle più nefande previsioni?Non invidio FRANCESCO.Eppure ci si trova a sciogliere i nodi.Forse umanamente parlando,è stato più accorto BENEDETTO XVI. Ha gettato la spugna,prevedendo l'enormità delle responsabilità che avrebbe dovuto assumersi.Lo capisco. Staremo a vedere se si sceglierà la via della limpidezza,oppure la Ragion di stato.di uno stato Teocratico,avrà ancora il sopravvento.

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