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giovedì 28 marzo 2013

ADDIO ALLA "MONDADORI"DI VERONA?

ADDIO MONDADORI?L'ho vista nascere nei primi anni 60 l'A.M.E.,svilupparsi ed evolversi dopo il suo trasferimento da Veronetta(loc.Villette) AI CONFINI CON SAN MICHELE EXTRA.Ho visto erigere le case per i suoi dipendenti,che chiamavamo VILLAGGIO MONDADORI.Forse un'azione paternalistica,ma che ebbe il pregio di avvicinare centinaia di dipendenti alla fabbrica,anticipando i tempi per uno spostamento a chilometri zero,con i noti vantaggi derivanti.Ho visto il nascere di una EDITORIA illuminata,dove la principale preoccupazione,era la bontà del prodotto.La sto vedendo morire!A metà anni 70 subentrava una nuova conduzione.Lo vidi subito,essendo a contatto giornaliero con l'Azienda,per motivi di lavoro.Vedevo scomparire testate storiche che ne erano l'orgoglio,per essere sostituite dalla stampa di poster di donne nude e cataloghi della Vestro.Vedevo sfuggire ,dalle rotocalco ,la stampa di TOPOLINO.Scadeva il contratto con la DISNEY,che qualcuno non aveva VOLUTO o non aveva saputo rinnovare.Quel contratto che dagli anni 30,la lungimiranza del grande ARNOLDO,aveva saputo assicurare prosperità e sviluppo all'Azienda.Ora,per come la vedo,la MONDADORI,è ridotta al rango di stamperia pubblicitaria,affidata nelle mani di operatori,che per quanto tecnologicamente all'avanguardia,sembrano essere una consociativa di cooperative di stampaggio.Non c'è più il grande Arnoldo,che seppe legare al suo nome  scrittori di fama mondiale .Non ci son più grandi testate,come il mitico EPOCA,giornale settimanale a livello mondiale.Ci son solo scrittori di passaggio,di una moda momentanea che son richiamati per la "tiratura" di mercato momentanea.Materiale di stampa pubblicitaria e gadgettistica.Non hanno più i dipendenti che son rimasti sotto il nome della MONDADORI,la pensione aggiuntiva,alla paga.Quel fondo che la lungimiranza Arnoldesca,aveva assicurato ad integrazione futura delle dipendenze.Esiste una MONDADORI che non brilla più come faro dell'EDITORIA,ma come una banalissima lampadina del  settore grafico.Ho visto gettare al macero,,centinaia di lastre incise del mitico Topolino,ho assistito al CHIUDERE gli occhi sul mondo DELLA FANTASIA,allo scadere contrattuale con la Disney.Mi fece male.vedere tutte quelle " strisce "che mi avevano accompagnato nell'età infantile,andare alla distruzione.Così pure,come le lastre d'incisione dei favolosi INSERTI di EPOCA,tra i primi a svelarci mondi sconosciuti e storie mitiche, nell'era del boom.IL MONDO IN CUI VIVIAMO,L'EPOPEA DELL'UOMO,I PIRATI e tante e tante altre cose,stampate su carta grezza,non patinata,che sono ancora nella mia mente-Ne conservo alcune copie,gelosamente rilegate,come tomi antichi ed irripetibili.Addio vecchia A.M.E,non è il computer che ti ha ucciso,ma l'aridità di chi non non sa cosa sia il piacere di un buon libro,un buon articolo,che vede nella carta stampata solo il mezzo per far denaro.L'ignoranza di chi non sa cosa sia la cultura,anche quella spicciola dei fumetti,di chi non è nato con l'amore dell STAMPA e l'ha praticata,partendo da garzone d'inchiostro ed arrivando alla soglia della GRANDE EDITORIA per passione,come il GRANDE ARNOLDO.  

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