L'INCUBO.

Nei miei agitati sogni Lei non è morta.Se ne è solo andata,si nasconde ed io sono alla sua affannosa ricerca.Ma non si fa mai trovare.Arrivo sempre in ritardo.Non mi so dare una spiegazione logica a questa onirica ricerca.Non ho nulla da rimproverarmi dei miei trascorsi maritali,nè niente da imputare a lei.Eppure questo castigo notturno mi perseguita,trovandomi al risveglio sconvolto.Questa notte però son riuscito a trovarla,nel mio vagabondare inquieto tra le nebbie del sogno.Si è messa a ridere,uno scherzo  concertato con i medici dell'Hospice.Uno scherzo,un atroce scherzo per una volontà di cambiamento mai espressa.Ma ora era pentita e mi chiede di perdonarla.Non mi sono sentito meglio,anzi peggio.Una profonda tristezza è subentrata al sogno,anzi all'INCUBO.Uno scherzo,una farsa,un'orribile commedia.E la mia disperazione,credi sia stata una rappresentazione teatrale?Il mio infinito dolore,non lo metti in conto?Non mi sono sentito,nel sogno,di crederle,anzi ne sono rimasto ancor più sconvolto.Mi sveglio alle due e constato che è stato un incubo atroce.Ancor di più delle mie vane ricerche nel regno di Morfeo.Ho la bocca secca,sento gusto di bile.L'incubo,come tutti gli incubi è stato così reale da spossarmi.Rifletto,forse uno psicologo potrebbe dare una spiegazione logica a questa mia allucinazione notturna?Ha un significato esprimibile questa ennesima mia discesa agli inferi? Questa sua assurda confessione?Ne dubito.In ogni modo stamani mi recherò al cimitero,a cambiare le rose.Chissà non mi venga data una risposta.Ho bisogno di pace,una pace interiore che non riesco a trovare nemmeno abbandonandomi al sonno.Forse la mia pervicacia a non accettare il lutto,sta spiegando i suoi deleteri effetti.Cosa fare per cancellare certi neuroni della memoria?Cercare di cambiare visuale,ma non penso esista ancora quel prisma atto a deviare questi raggi di luce,impressi nel mio cervello.Spero di dimenticare,ma i ricordi ritornano lancinanti e la fantasia manipola la realtà lasciandomi sconcertato.