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sabato 24 marzo 2012

Qualche considerazione sui "rapiti" in India.

Fino a pochi decenni fa,la massima aspirazione di svago era "una gita fuori porta".Magari con colazione all'osteria, un piatto di salame,del pane ed un buon bicchiere di vino.Oggi l'italiano medio sogna l'avventura i paesi esotici,il TRAKKING avventuroso,alla ricerca degli ultimi scampoli della genuinità dei popoli.Ed immancabilmente si mette nei guai.Si crede al cinema l'italiano medio,si sente Indiana Jones,è diventato SCEMO l'italiano medio.E va a romper le balle dove non dovrebbe.Ma nella considerazione di Media è divenuto un eroe,non un povero cretino che non sa stare al suo posto.Vanno a frugare negli usi e costumi degli altri,infrangendo tabù secolari,convinti di essere i portatori della LUCE,i vessilliferi di una nuova civiltà.Invece rompono i coglioni,si mettono nelle peste e ci mettono nelle peste.Ci costringono a sborsare ingenti riscatti per la loro liberazione,per la loro ignorante ficcanaseria.Lasciamoli lì,che imparino a stare al loro posto.Non capiscono che vanno in cerca di guai e ce ne procurano?No,loro imperterriti,armati di strumenti di ripresa si insinuano in realtà ancestrali,per poter raccontare al Bar dello Sport paesano,al loro rientro,le loro mirabolanti avventure tra le realtà tribali!Lasciamoli lì a purgarsi,anzi mandiamoli a fanculo questi fai da te dell'Etnografia.Creano solo sconquassi con la loro curiosità da ficcanaso incompetenti.Se la sono cercata?Se la sbroglino da soli la loro situazione.Facciano TREKKING fra le osterie della loro vallata natia e vadano a fotografare i loro compari indigeni !

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