INCREDIBILE AL PRONTO SOCCORSO DI VERONA BORGO TRENTO !

VENERDI' 21.12.2012.Pomeriggio inoltrato.Siamo lì,con le nostre miserie ad attendere il turno di chiamata.In un angolo un extracomunitario di origine Magrebina,ben noto nel ns quartiere,da anni oramai,se ne sta accucciato.E' sporco all'inverosimile e continua a tossire in maniera sospetta,inquietante,tanto da creare il vuoto attorno a lui,costringendo i pazienti in attesa,che son parecchi,a raggrupparsi il più distante possibile.E' un abituè del pronto soccorso,lo accompagna forse una volontaria assistente sociale,molto giovane,che dopo avergli comperato una bibita,lo abbandona nel suo angolo e se ne va.Fin qui,tutto nella norma,si dirà!Ma è "normale"che l'individuo si metta a defecare in pubblico,in un pronto soccorso?E' normale che si rialzi,come se nulla fosse e si aggiri tra la gente con i suoi attributi circoncisi,in bella mostra?Viene avvertito il personale e  l'agente che sosta nell'apposito ufficio della P:S.Ma non vengono presi provvedimenti di sorta.Il personaggio non viene nè redarguito.nè allontanato.Sembra un paria intoccabile!Una CASTA immigrata cui ci stan abituando.Come si va in un ospedale per una rogna e si rischia di uscirne con due?Ma che malinteso senso di CARITA' CRISTIANA vogliono insegnarci?Guardate,il tizio oggetto del post è da anni conosciuto per la sua totale mancanza di rispetto di qualsivoglia senso del pudore e di decenza,e da anni "impesta"con la sua presenza il mio quartiere.Certamente oltre che dalla sporcizia è infestato nel cervello da qualche patologia che lo fa comportare peggio di un maiale nel porcile.E noi dobbiamo continuamente sopportare questo stato di cose?Fatto sta che ho fatto la mia visita di pronto soccorso e mi sono affrettato ad uscire dalla struttura,ma per il lercio individuo e delle sue feci,a distanza di 2 ore dal fatto,non era stato preso provvedimento alcuno.Forse,i preposti all'ordine del reparto,trattandosi del fatidico 21.dicembre 2012,avranno pensato fosse inutile affannarsi dal momento c'era la possibilità che il mondo finisse da un momento all'altro|