LA BICICLETTA .

I media annunciano la produzione e la vendita di 2.ooo.ooo di biciclette, l'anno scorso in Italia.Non dicono quante ne sono state rubate.Cinquant'anni fa,mio padre,a prezzo di notevoli sacrifici,mi comperò una bici.Moderna,tipo Sport.Con cambio Campagnolo.Una cosa da sballo.La bici a quelli della mia età,l'avevano già comperata da un pezzo.Io ero rimasto in curva,non c'era denaro.Ma finalmente arrivò anche per me,il sospirato velocipede.E la tenevo con cura estrema.La pulivo ogni qual volta rientravo dopo un giretto.Anzi,me la portavo in camera,non fidandomi a lasciarla nell'androne.La contemplavo ogni sera dal letto,prima di spegnere la luce e tornavo a riguardarla ogni mattina,appena aprivo gli occhi.Son passati cinquant'anni.La bici non la adopero più ma è ancora presente,nel cortile di casa.Magari un pò arruginita,ma ancora presente.E' l'unica cosa che mi è rimasta della mia famiglia.Ferma ed inutile ora,come fermo ed inutile mi sento io.Ma la riguardo ogni tanto con dolce tristezza.Cos'è una bici oggi?Una cosa facile da ottenere si dirà.Tant'è vero che tutti gli extracomunitari accampati ai giardini ne possiedono una,anzi le cambiano con assiduità.Dove vadano a prenderle non si sa.Non han soldi,dicono.Ma la bici ultimo modello,con il cambio Shimano,le sospensioni alle forcelle,l'han tutti.Mah,misteri dei tempi moderni.La mia costò privazioni ed interminabili guardate alla vetrina che la esponeva ai suoi tempi.Per questo la tengo ancora,mi ricorda l'avveramento di un sogno,la contentezza che provai quando mio padre mi disse :"Andiamo a comperare la bici!".Sopratutto il suo orgoglio nell'essere riuscito a comperarmela.Per questo odio la maniera con cui gli "accampati" ai giardini,trattano le bici.Molto probabilmente son frutto di "cinque minuti di paura",per questo non sanno valutarle.son merce a prendere e a perdere!La mia bici no!La mia bici è frutto di fatica,soddisfazione d'acquisto,orgoglio di un regalo bramato.La mia bici è un'icona,metafora del sacrificio nella vita di mio padre.